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Stop ai cellulari in classe: il docente della prima ora deve sequestrarli

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Stop ai cellulari in classe. E non solo. I telefonini al suono della campanella dovranno essere spenti e consegnati all’insegnante della prima ora, che provvederà a metterli sotto chiave fino al termine della giornata scolastica. Solo al suono della campanella d’uscita il docente riconsegnerà i cellulari agli studenti. È quanto deciso dalla preside dell’istituto tecnico commerciale Calvi, Cinzia Bettelle, che un paio di giorni fa a riguardo ha diffuso una circolare. «Considerato l’enorme numero di note disciplinari assegnate agli studenti a causa di un abuso del cellulare, a far data dal 20 marzo 2018 tutti gli studenti sono tenuti all’inizio delle lezioni a depositare il proprio cellulare, spento, nel mobiletto in classe o nel contenitore che verrà assegnato alla classe. Il docente della prima ora chiuderà a chiave il mobiletto o contenitore. Al termine delle lezioni, sotto il controllo del docente dell’ultima ora, gli alunni riprenderanno il proprio cellulare».

A farsi carico di recuperare, conservare e riconsegnare al termine dell’ultima ora le chiavi dei mobiletti saranno i collaboratori scolastici, che si occuperanno anche di raccogliere gli eventuali contenitori chiusi a chiave e di depositarli in vice presidenza.

«I docenti sono caldamente pregati di osservare e far rispettare la seguente disposizione se si ritiene necessario porre un limite all’utilizzo del cellulare in classe. Si controllerà l’eventuale possesso di due cellulari, ovviamente non ammessi», continua la circolare, che in ultimo coinvolge anche le famiglie degli alunni: «Si chiederà ai signori genitori di collaborare, invitando i loro figli a rispettare le regole dell’istituto per la serenità di tutti».

Una necessità, ha spiegato la Bettelle, nata dal problema dell’uso smodato dei telefonini in classe: «Ho ricevuto numerose segnalazioni verbali e scritte da parte dei docenti», ha riferito la preside. «I ragazzi con il cellulare non solo si distraggono, non seguono la lezione e con una semplice foto si passano i compiti, ma fanno anche video o fotografie, a compagni o addirittura ai docenti, che non sono autorizzate».

Un problema che potrebbe sfociare anche nell’illegalità: «Siccome come scuola stiamo molto attenti e facciamo tanto per contrastare il fenomeno del bullismo, l’uso non corretto del cellulare può portare anche a questo. Il mio intento è quello che i ragazzi possano vivere e studiare in un ambiente sereno».

Gli studenti però, rappresentanti di istituto e di classe, a riguardo hanno già chiesto un incontro alla dirigente scolastica, probabilmente per cercare di ammorbidire la direttiva. «Faremo un incontro venerdì mattina», precisa la preside. «Ascolterò i ragazzi e cercherò di capire quali sono le loro esigenze a proposito».

A memoria di Andrea Bergamo, dirigente scolastico provinciale, questa è la prima volta che viene usata una misura così restrittiva; in altre occasioni è capitato che gli studenti dovessero consegnare i cellulari che però rimanevano sulla cattedra.

Fonte Il Mattino di Padova articolo di Alice Ferretti

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