Quando tutto sembra sfuggire di mano, arrivano improvvisamente quelle storie così belle, che non ti stancheresti mai di raccontarle. La favola della “magica” ci ricorda quanto è bello sognare e vivere straordinarie imprese calcistiche. Anche Salerno e la Salernitana vorrebbero farlo. Dopo la resurrezione dalle ceneri di due fallimenti, pure i tifosi granata hanno diritto a vivere un nuovo sogno. Con l’imminente traguardo del centenario, il fiume dei ricordi sta ricominciando a scorrere, riportando a galla le imprese del passato, quelle storiche, quelle che hanno fatto sognare e realizzato i desideri.
Ed allora diventa lecito pensare che è ancora possibile vivere la favola, al di là di qualsiasi guazzabuglio burocratico, di trappole legate ai regolamenti, alla multiproprietà o ad altro. Il sogno che vuole uscire dal cassetto è quello chiamato serie A, da raggiungere, magari, nell’anno in cui si festeggiano i cento anni di storia.
Sarebbe questa la favola più bella per i tifosi della Salernitana ed avrebbe forse lo stesso sapore di una semifinale di Champions agguantata in rimonta contro un Barça stellare che riteneva di aver già staccato il ticket per il turno successivo. In attesa di dare forma ai propri sogni, la Salernitana, come ha ricordato anche da Marco Mezzaroma, a Goal su Goal, ieri sera, deve vivere il presente e rimanere con i piedi per terra.
Il futuro, quello immediato, vedrà i granata impegnati in uno scontro salvezza che potrebbe in maniera significativa allontanare la squadra di Colantuono dalla zona a rischio. Vincere con il Cesena dell’ex Castori consentirebbe a Tuia e soci di fare un altro importante passo verso quella salvezza da raggiungere il prima possibile. Del resto, mantenere la categoria è la condizione necessaria e sufficiente per poter sognare la favola l’anno prossimo…