– MITIGARE l’allungamento dei TEMPI,
– OTTIMIZZARE i COSTI,
– AUMENTARE l’EFFICIENZA produttiva,
– MIGLIORARE la QUALITÀ e la SOSTENIBILITÀ del costruito.
Il Decreto BIM e la nuova legge di Bilancio sanciscono il 2018 come ANNO CRUCIALE per la DIGITALIZZAZIONE del SETTORE delle COSTRUZIONI e il BIM è, senza dubbio, una delle maggiori SFIDE, cui oggi è chiamato il settore dell’edilizia, che se opportunamente colta, produrrà:
– maggior TRASPARENZA,
– SNELLIMENTO dei PROCESSI,
– maggior EFFICIENZA,
– più QUALITA’ nelle PROGETTAZIONI,
– più QUALITA’ nelle REALIZZAZIONI.
Secondo alcuni rapporti “l’adozione su più ampia scala del BIM consentirà di generare un risparmio nell’ordine del 15-25% per il mercato globale delle infrastrutture entro il 2025. Il processo di innovazione che si sta attuando attraverso il BIM coinvolge naturalmente anche i PROFESSIONISTI.
L’uso del BIM comporterà, anche in questo caso, la necessità di:
rivedere i propri assetti organizzativi,
acquistare gli strumenti hardware e software opportuni,
acquisire nuove conoscenze e competenze.
L’utilizzo diffuso del BIM potrà comportare per i PROFESSIONISTI una serie di vantaggi ottenibili in termini di:
maggior EFFICIENZA, ossia riduzione dei TEMPI e dei COSTI,
miglioramento della QUALITÀ del PROGETTO,
nuovi SBOCCHI PROFESSIONALI ed incremento di COMPETITIVITÀ,
incremento del REDDITO.
Il profondo processo di innovazione che si sta attuando attraverso il BIM comporta e comporterà per tutti gli attori l’OBBLIGO di adeguare sé stessi e le proprie STRUTTURE ORGANIZZATIVE (uffici pubblici, studi professionali, imprese, aziende) alle nuove sfide. Diviene, dunque, fondamentale acquisire una corretta FORMAZIONE e per tale ragione ANCE, Unisa e Ordini Professionali hanno deciso di organizzare un ciclo di incontri (quattro) alla presenza di professionisti, esperti e tecnici del settore