Tale accordo, promosso dalla Direzione Generale, consentirà agli utenti di evitare i disagi legati allo spostamento per raggiungere sedi distrettuali, spesso distanti dalla residenza abituale, e le lunghe file di attesa che ogni anno si registrano agli sportelli dei distretti sanitari, in occasione di tale adempimento.
Per l’istituzione di tale servizio, l’Asl Salerno aveva pubblicato un avviso di manifestazione di interesse, al quale hanno aderito 12 patronati, dislocati a Salerno ed in provincia. Tale avviso era stato successivamente riproposto, per consentire la massima partecipazione per una più ampia diffusione su tutto il territorio provinciale dei patronati aderenti.
Di seguito l’elenco dei patronati che, ad oggi, hanno aderito all’iniziativa:
- INAS CISL – SALERNO
- I.A.S. – ROMA
- ITAL UIL – SALA CONSILINA
- ENAC . SALERNO
- ACAI – ROMA
- N.A.S. – SALERNO
- I.C. – SALERNO
- CGIL PATRONATO INCA – SALERNO
- INPAS – SALERNO
- ENASC – SALERNO
- EPAS – SALERNO
- COLDIRETTI PATRONATO EPACA – SALERNO
In questo primo gruppo, i soggetti che hanno già sottoscritto l’accordo sono INAS CISL e CGIL PATRONATO INCA. La Direzione Generale ha convocato in via Nizza per dopodomani, venerdì 13 aprile, alle ore 13.00, per la sottoscrizione dell’accordo i restanti patronati, nonché coloro che hanno aderito alla secondo avviso, il cui elenco è oggetto di uno specifico provvedimento che si sta formalizzando in queste ore.
Si passerà poi rapidamente alla fase di formazione degli operatori dei Caf che saranno impiegati nelle operazioni di sportello. Tre giorni di istruzione sulle procedure, si parte il 16 aprile 2018.
“Stiamo predisponendo tutti gli atti utili ad evitare il ripetersi dei disagi cui l’utenza va incontro –ha spiegato il direttore generale Antonio Giordano- ma è opportuno ricordare che essi sono determinati dai termini imposti da una normativa nazionale che purtroppo ha fissato un’unica scadenza,concentrando gli accessi delle persone, che sono costrette a convergere presso i nostri uffici alla scadenza del titolo di esenzione uguale per tutti. Inoltre – continua il DG – esiste un problema tecnico di non poco conto, che si presenta frequentemente: il sistema, in presenza di anomalie o discordanze di precedenti certificazioni, blocca la possibilità di inserimento di autocertificazioni”.
Ricordiamo che i cittadini assistiti sono presenti in una anagrafe denominata “Sistema TS-Tessera sanitaria” con la fascia di reddito familiare attribuita loro dal Ministero delle Finanze sulla base della dichiarazione dei redditi risalente a 2 anni precedenti. I Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta hanno accesso a tale banca dati e, all’atto della prescrizione di prestazioni di specialistica ambulatoriale, su richiesta dell’assistito, verificano il diritto all’esenzione per reddito e lo comunicano all’interessato e riportano il codice sulla ricetta; in alternativa, annullano con un segno la casella contrassegnata dalla lettera «N» (non esente) presente sulla ricetta.
Capita, però, che alcuni utenti non siano presenti nei predetti elenchi, o possano trovarsi in una condizione reddituale che non ritengono idonea. In questo caso erano tenuti a recarsi direttamente presso le sedi del Distretto di appartenenza, con documento di identità e Tessera Sanitaria, per la consegna dell’autocertificazione.
Da oggi questa procedura potrà essere effettuata anche presso le sedi dei patronati che hanno sottoscritto l’accordo con l’Asl.
“Speriamo che con la collaborazione dei CAF –ha concluso il direttore generale Antonio Giordano- si possa far fronte alle molteplici richieste dei cittadini, allo scopo di alleviare loro i disagi legati all’espletamento di questa pratica che si rinnova ogni anno. In tale ottica mettiamo a loro disposizione una rete capillare di strutture diffuse su tutto il territorio, potenziando la rete di sportelli alla quale rivolgersi”.