Il 13 aprile 2018, dalle ore 9:30, presso la Certosa di Padula, si svolgerà il primo degli incontri programmati dal Centro Studi sulla Civiltà Artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali” in seno al progetto Ritorno al Cilento. Seminari di storia dell’arte e archeologia.
Il progetto, curato da Francesco Abbate e Antonello Ricco, costituisce la fase conclusiva di un primo triennio di attività nel basso Salernitano, che ha prodotto la ricognizione di opere d’arte e di siti monumentali (2015), l’anteprima della mostra Ritorno al Cilento (2017) e il ciclo di cinque seminari di storia dell’arte (2017), e soprattutto la collaborazione attiva tra enti pubblici e privati.
Il progetto Ritorno al Cilento, promosso dal Centro Studi, è stato realizzato grazie al partenariato con il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno e grazie al finanziamento della Regione Campania-Unità Operativa Dirigenziale “Promozione e Valorizzazione dei Musei e delle Biblioteche” (D.D. 112/2017), nonché con il concorso del Polo Museale della Campania, della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino e del Parco Archeologico di Paestum
L’attuale ciclo seminariale intende, dunque, comunicare alcuni degli esiti emersi dalle ricerche condotte in ambito archeologico e storico-artistico dal Centro Studi, dalla Soprintendenza di Salerno, dal Parco Archeologico di Paestum e dall’Università di Salerno nelle aree delle attuali diocesi di Vallo della Lucania e di Teggiano-Policastro.
Il fine ultimo è la valorizzazione di una vasta zona della provincia salernitana, a volte bistrattata, che emerge quale depositaria di un patrimonio culturale qualitativamente sostenuto, poco noto, e lontano dall’essere adeguatamente compreso. E tale obiettivo s’intende raggiungere in collaborazione con tutti gli Enti e Soggetti privati che qui operano.
Il Cilento ha bisogno di cose più concrete.Il popolo ha fame e la cultura dei tromboni e sapienti ingozza solo la vecchia elitè della pseudo classe dirigente politica e culturale.