All’incontro con la stampa hanno preso parte il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il regista Renzo Giacchieri che dirigerà uno dei titoli più attesi della stagione, il segretario artistico Antonio Marzullo.
Si parte nel mese di maggio, prima con “Il Flauto Magico” di Wolfgang Amadeus Mozart (11, 13 e 15) e a seguire (25, 27 e 29) con il trittico “La Serva Padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, “Il Maestro di Cappella” di Domenico Cimarosa e “Un maestro e una cantante” di Lauro Rossi. Dopo la pausa estiva, si riparte dal 5 al 9 ottobre con “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti. Il gran finale a dicembre, con “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini (5, 7 e 9 dicembre) e “Il Rigoletto” di Giuseppe Verdi (28, 29 e 30 dicembre). Appendice fuori abbonamento il 3, 4, 5 e 6 gennaio, con il balletto “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il’ic Cajkovskij.
Estremamente ricca e di altro profilo anche la stagione concertistica, al via venerdì 18 maggio con la performance di Ramin Baharami e Danilo Rea. Tra le novità dell’anno “Opera Talk Show”, format coperto da copyright ideato dal regista lirico Riccardo Canessa che intende avvicinare il pubblico all’opera attraverso la formula della “curiosità” piuttosto che tramite l’approccio erudito. Prosegue, inoltre, la collaborazione con gli istituti scolastici cittadini per divulgare tra le nuove generazioni l’amore per il teatro.
Abbonamenti: Diritto di prelazione da giovedì 12 a sabato 28 maggio 2018. Da lunedì 30 aprile 2018 e fino al 10 maggio sarà possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti.
tutti soldi buttati!! vedete quanto si spende per la stagione e quanto invece (poco poco) si incassa!!!!
attendiamo la stagione comica con la guest star… De Luca Vincenzo… governatore campania … tutto minuscolo come lui!!!
Complimenti! Una bellissima stagione lirica e concertistica. Sono molto interessanti soprattutto i concerti con il duo Bahrami-Rea che eseguiranno il loro cd “Bach is in the air”, con Richard Galliano, fisarmonicista francese straordinario, l’immenso Ezio Bosso, la giovane e bella Vanessa Benelli Mosel ed altri. Con questa programmazione Salerno si pone all’avanguardia in Italia
Vorremmo sapere quanto costerà ai salernitani quest’altra kermesse! Perchè non si pubblicano mai i consuntivi alla fine di ogni cosiddetta “stagione teatrale”? Con una ventina di rappresentazioni non si paga neanche metà del compenso annuale al direttore Oren, altra persona venuta a campare sulle spalle dei salernitani!
Sinceramente preferisco andare a vedere spettacoli amatoriali che questi mostri sacri. Vado al Teatro Arbostella mi diverto spendo poco e vedo tanta passione teatrale
Che c’entra un teatro d’opera con il teatro Arbostella! Sono cose diverse. E inoltre i teatri d’opera sono istituzioni culturali e possono essere in deficit. Per intenderci, sono come le scuole, gli ospedali, etc. Dove non arrivano gli incassi, arriva la mano pubblica.
de gustibus…
tutta la programmazione teatrale italiana non si reggerebbe senza aiuti pubblici. Senza sovvenzioni tutta la tradizione operistica e concertistica verrebbe spazzata via. Niente Rossini, Verdi, Bach, Beethoven, Mozart, Donizetti, Bellini e Puccini. Lo sapete che la stragrande maggioranza dei filmacci che vengono proiettati nelle sale cinematografiche sono sovvenzionate con il credito d’imposta?
Fiato sprecato spiegare alle capre cosa è la cultura.
Tutto molto bello…..peccato solo che abbiamo così solo qualche “piccole sofferenza” con i servizi pubblici in Città (manutenzione ordinarie di strade, raccolta rifiuti e spazzamento) a fronte di tasse e gabelle da capogiro.
Non è il solito e lamentoso ragionamento del Salernitano mai contento ed indolente….è che sappiamo semplicemente tutti molto bene che gli incassi non copriranno mai le spese e, sebbene abbiamo una Regione Amica, distrarremo sicuramente fondi comunali destinati per altro.
Fra un pò arriva la TARES e……mi raccomando…..Buona Stagione Lirica e Concertistica al Verdi a tutti
l’unico “distratto” è chi non vuol capire. La stagione del Verdi è finanziata dalla Regione e dal Ministero, non dal Comune, che non distrarrà alcun fondo