Questa notte, a seguito di una serrata e tempestiva attività investigativa, i Carabinieri di Sala Consilina (SA) hanno dato esecuzione a un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro (PZ), nei confronti di Karol Lapenta, un 18enne incensurato, apprendista macellaio, indiziato del delitto.
Il giovane è ritenuto responsabile di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato da futili motivi e crudeltà, oltre che della rapina aggravata a danno di Antonio Alexander Pascuzzo, il 19enne scomparso il 6 aprile scorso, dopo essersi allontanato dalla propria abitazione.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 16:20 circa, le ininterrotte ricerche, attivate e coordinate dai Carabinieri in sinergia con la Procura di Lagonegro, partite nell’immediatezza della denuncia di scomparsa del giovane, e condotte con un massiccio dispositivo di militari, squadre di volontari delle locali Associazioni di Protezione Civile e con il supporto di velivoli dei VV.FF. di Salerno (dinamicamente orientate anche attraverso i dati emergenti dall’analisi dei tabulati del traffico telefonico e delle celle BTS), hanno consentito di rinvenire, tra la vegetazione contigua al greto del torrente “Peglio” di Buonabitacolo, il cadavere di Antonio Pascuzzo, in avanzato stato di decomposizione. Il corpo della vittima mostrava 7 fendenti letali nella zona toracica e dorsale.
La località del rinvenimento, unitamente ai numerosi elementi indiziari, già raccolti nei giorni precedenti dagli inquirenti, hanno consentito di ricostruire la dinamica del delitto e di mettere insieme incontrovertibili elementi di colpevolezza a carico del fermato.
Il giovane, anche a seguito dell’interrogatorio dell’A.G. di Lagonegro (PZ), ha ammesso le proprie responsabilità per l’omicidio, avvenuto nella sera stessa della scomparsa di Antonio Pascuzzo. La vittima è stata uccisa con un coltello, al fine di impossessarsi di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, che era nella sua disponibilità. Dopo l’efferato delitto, l’omicida ha trascinato per circa 50 metri il corpo esanime del malcapitato, gettandolo poi da un dislivello di circa 5 metri, sul greto del corso d’acqua dove sabato è stato rinvenuto. I militari hanno sottoposto a sequestro l’arma del delitto.
La salma di Antonio Pascuzzo sarà sottoposta ad esame autoptico nella giornata di domani. Il giovane fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Potenza. Ulteriori precisazioni saranno fornite nella conferenza stampa che si terrà martedì 17, alle ore 10:30, presso la sala stampa della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina (SA).