Nel pomeriggio di sabato dopo ininterrotte ricerche partite subito dopo la denuncia della scomparsa del giovane, i militari impegnati insieme con Associazioni di Protezione Civile e Vigili del Fuoco, hanno rinvenuto il cadavere di Antonio Pascuzzo. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, giaceva tra la vegetazione vicina alle rive del torrente “Peglio” di Buonabitacolo. Sul torace e dietro la schiena sono stati rinvenuti 7 fendenti letali.
La località del rinvenimento, insieme ai numerosi elementi indiziari, già raccolti nei giorni precedenti dagli inquirenti, hanno consentito di ricostruire la dinamica del delitto e a trovare incontrovertibili elementi di reità a carico del fermato il quale, anche a seguito dell’interrogatorio dell’Autorità Giudiziaria di Lagonegro (PZ), ha ammesso le proprie responsabilità sull’omicidio, avvenuto nella sera stessa della sua scomparsa.
Alla base dell’accoltellamento la volontà di impossessarsi di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nella disponibilità della vittima. Dopo l’efferato delitto, l’omicida ha trascinato per circa 50 metri il corpo esanime del malcapitato, successivamente gettandolo da un dislivello di circa 5 mt, sul greto del corso d’acqua dove poi è stato rinvenuto. I militari hanno sottoposto inoltre a sequestro l’arma del delitto.
La salma di Antonio Pascuzzo sarà comunque sottoposta ad un esame autoptico nella giornata lunedì. Il giovane fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Potenza mentre ulteriori precisazioni saranno fornite nella conferenza stampa che si terrà martedì 17, alle ore 10:30, presso la sala stampa della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina (SA).
Che pena questi nostri giovani!
Ma un briciolo di umanità è rimasta, uno straccio di ideale o un qualsiasi altro sentimento vicino alla voglia di vivere?
Ma l’amicizia? Ma il valore di una vita umana?
Questa società ci ha trasformati in mostri :tutti scimuniti sui nostri bei smartphone, tutti arrabbiati con tutti, pieni di problemi insignificanti che condizionano le nostre giornate.
Ma l’affetto di un amico? E di un parente?
Ora contano solo i social, pubblicare stupidate inutili dalla mattina alla sera.
Che tristezza! !!
E purtroppo questi sono i risultati!
I nostri giovani sono le vittime di tutto questo schifo!
Ma di che ci meravigliamo? La colpa è di tutti noi, genitori, politica, televisione(soprattutto), scuole inefficienti e stato assente.
Che tristezza
Mi associo, queste storie rappresentano il malessere della nostra triste realtà …
ci sono ragioni di credere che il ragazzo fosse già stato minacciato di morte, in tal caso ci sarebbe anche premeditazione