Un tranquillo pomeriggio di aprile si è trasformato in un momento di grande dolore per quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato all’interno e all’esterno dell’ambiente di lavoro, vale a dire dell’ufficio di Segreteria dell’I.I.S.S. “Marini-Gioia” di Amalfi. La figura di Michele è stata, in questi ultimi decenni (1994-2017), indissolubilmente legata alla sua presenza quotidiana e alquanto originale tra le pareti scolastiche dei licei amalfitani, dove ha posto a buon frutto i suoi talenti,
spendendosi soprattutto a favore degli studenti e dando giusto rilievo alle relazioni umane con genitori, docenti, componenti del personale ATA e con i Dirigenti scolastici succedutisi nel corso di oltre un ventennio.
Non è facile cedere all’onda incalzante dei ricordi nell’immediatezza di un evento che ha i connotati della tragedia per i congiunti e per gli amici, abituati al contatto con un uomo, la cui simpatia era pari al sorriso che lo accompagnava, in quanto scaturiva da una operosità contraddistinta da meticolosa diligenza e da perseverante precisione, mai comprimibili entro limiti predeterminati di orari o di direttive men che sostanziali.
John Donne ha scritto un verso tremendo: “Ora tutto è in pezzi, ogni coesione è scomparsa”. Per Michele quest’espressione disperata non può valere. Le innumeri schiere di alunni, di cui è stato disinteressato servitore, si stringono a lui con incontenibile commozione, raccogliendo anche la gratitudine di quanti hanno avuto modo di stargli accanto in un contatto personale e costante, che va oltre la soglia della morte, squarciando qualsiasi tenebra di disperazione e aiutando a superare i pensieri più duri e più dolorosi.
Fonte IlVeacovado.it