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Trovati i vermi nella marmellata a scuola, esposto del Codacons

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Due vermi sono stati trovati in due diverse confezioni di marmellata servite nelle mense di due scuole di Milano. I ritrovamenti, fatti lo scorso mercoledì 5 aprile, sono avvenuti nella scuola primaria San Mamete e nella scuola speciale Stefanardo. “Sono state recuperate le confezioni non conformi che sono state inviate al laboratorio di entomologia, per l’identificazione della non conformità. In un caso la contaminazione è proveniente dal pieno campo e si è trasferita al prodotto finito. Nell’altro caso, invece, la contaminazione è avvenuta probabilmente in fase di stoccaggio del prodotto e si è poi trasferita, durante la lavorazione, al prodotto finito”
ha spiegato la società.
Contemporaneamente l’azienda ha assicurato che il fornitore ha eseguito tutti i controlli necessari, coinvolgendo il produttore, che sostiene che i corpi estranei siano pervenuti a contatto con la materia prima e che purtroppo siano sfuggiti ai numerosi controlli. Milano ristorazione l’ha definita una situazione accidentale. Quest’ipotesi potrebbe essere considerata attendibile se si trattasse di un caso isolato da parte di un’azienda che ha sempre prestato un servizio efficiente, di qualità, e non è questo il caso.
La presenza di insetti, capelli e altri corpi estranei nel cibo fornito da Milano ristorazione è ormai un evento a cui le famiglie delle scuole si sono praticamente abituate. Ricordiamo l’episodio del 31 Gennaio, giorno in cui i bambini hanno pranzato senza pane perché era stata segnalata la presenza di un “corpo non identificato” all’interno di un panino; oppure i casi di muffa nel budino, blatte nelle crocchette, ragni e altri animaletti nel piatto.
Il Codacons presenta esposto in Procura: “Si tratta dell’ennesimo episodio che attesta la mancanza di qualità del cibo che Milano Ristorazione offre ai bambini delle scuole milanesi. Non si tratta dei capricci di un bambino schizzinoso, è una questione di sicurezza e igiene che non può essere ulteriormente ignorata”.
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