Una decisione presa dopo che Palazzo Sant’Agostino aveva chiesto un parere all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha sostenuto che “l’attività di autoscuola deve essere valutata alla luce dei principi di liberalizzazione e concorrenza di cui alla Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno e al decreto legislativo 26 marzo 2010”. In buona sostanza, l’attività di autoscuola viene equiparata ad una qualunque altra attività commerciale.
“E’ assurdo – sostengono i vertici provinciali di Unasca, Confarca e Unica Consorzi – che il Consiglio Provinciale revochi una propria decisione sulla base di un parere di un’Autorità che nulla ha a che fare con la nostra categoria. Ci auguriamo che i consiglieri provinciali, nella seduta di domani, non subiscano terrorismo burocratico da parte di qualche dirigente di Palazzo Sant’Agostino su un provvedimento fatto in piena autonomia dalla politica.
Ci siamo già confrontati con un avvocato penalista perché, a nostro avviso, potrebbe configurarsi il reato di abuso d’ufficio, poiché si continua a non rispettare gli interessi di un’intera categoria ma, semplicemente, si continua a far prevalere l’interesse personale di qualche singolo.
Il nostro auspicio è che nella seduta di domani il punto all’ordine del giorno venga revocato e la discussione rimandata in attesa del pronunciamento nel merito da parte del Tar di Salerno, previsto per il prossimo mese di settembre, così come era stato deciso in una riunione congiunta tra sindacati, dirigente e il delegato ai Trasporti della Provincia di Salerno, Paolo Imparato.
Siamo di fronte ad un’accelerazione che non comprendiamo nella maniera più assoluta. Speriamo che ci si possa ravvedere e che si ritorni ad un confronto serio e trasparente tra le parti”.