Il co-patron si è poi soffermato a lungo sulla stagione granata. «Mi rammarica esserci confrontati con squadre importanti senza essere inferiori a loro – esordisce Lotito -. Abbiamo un organico che poteva giocarsela con tutti come dimostrato in più di una circostanza. Diversi fattori però hanno inciso e non ci hanno permesso di raggiungere gli obiettivi massimi che avevamo ad inizio anno. Purtroppo questo è un campionato in cui gli episodi e i fattori imponderabili contano tanto, incidendo e molto sulla nostra classifica. Ora mancano sei partite, speriamo che la ruota giri anche dalla nostra. Poi si sa, le vie del Signore sono infinite». Elogi anche per il tecnico Colantuono: «Con Stefano abbiamo fatto una scelta d’esperienza, capace di dare carattere alla squadra. Cosa avvenuta, basti pensare alle ultime prestazioni anche se c’è una negatività che sembra seguirci come un’ombra, influenzando il nostro rendimento». E sull’arrivo dei calciatori dalla Lazio risponde: «Non è mai stata e mai sarà la Lazio B. Ho sempre proposto e mai obbligato gli allenatori a schierare i calciatori. Poi se Strakosha, Luiz Felipe fanno male a Salerno e poi sono titolari alla Lazio mi viene facile pensare che quest’ambiente influenzi e non poco i calciatori».
Infine un passaggio sul rapporto con la Salernitana e la città di Salerno con un riferimento al centenario del club. «Ho tanti ricordi che custodisco e che mi legano a Salerno e alla sua gente, da sempre appassionati alle sorti della propria squadra. L’essere salernitano è un vanto, ho trovato tante persone sia in Italia sia all’estero che mi hanno riconosciuto e ricordato quanto fosse importante per loro la Salernitana dimostrandomi il loro attaccamento. Centenario? Allestiremo una squadra competitiva e organizzeremo una struttura per festeggiare al meglio questo traguardo storico».