Tema portante del concorso, rivolto a giovani ricercatori under 35, era il filone dell’economia illegale e sommersa.
La manifestazione, che si è svolta oggi presso la Sala delle Assemblee del Banco di Napoli, ha visto prima la presentazione del nuovo numero di Rassegna Economica, a seguire il convegno su “Il valore economico della legalità e gli effetti sull’impresa e sul credito”, alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti ed infine la premiazione dei vincitori del Premio.
Il convegno ha approfondito il tema della legalità intesa non solo nella sua accezione di un valore istituzionale, ma anche e soprattutto come asset di competitività e di sviluppo, catalizzatore di un nuovo concetto di cultura d’impresa, stimolo per gli investimenti interni e l’attrattività internazionale.
I due ricercatori hanno presentato un elaborato su anticorruzione e sistemi di governance, con un’analisi comparativa tra Pubblica Amministrazione e impresa nel Mezzogiorno.
Il lavoro a quattro mani realizzato in lingua inglese ha ricevuto gli apprezzamenti degli studiosi presenti al convegno oltre alla pubblicazione nell’ultimo numero della rivista. Obiettivo primario del saggio presentato dai due ricercatori è stato analizzare la tematica dell’anticorruzione nei sistemi di governance, con particolare attenzione al sud Italia. La Regione Campania è stata scelta come contesto di riferimento dal momento che presenta alcune caratteristiche distintive in grado di influenzare significativamente la corruzione.
Ettore D’Ascoli, 26 anni di Pontecagnano, laureato a pieni voti in Scienze delle Amministrazioni e delle Politiche Pubbliche all’Università Sapienza di Roma, attualmente è consulente esterno presso il Ministero dell’Interno ed esperto in valutazione della performance delle amministrazioni pubbliche.
Irene Buzzi, 26 anni di Roma, laureata con lode in Economia e Direzione delle Imprese alla LUISS Guido Carli, attualmente è dottoranda presso il Dipartimento di Management dell’Università Sapienza di Roma.
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