Klopp perde per infortunio Oxlade-Chamberlain, sostituito da un ottimo Wijnaldum. In mezzo al micidiale uno-due del grande ex Salah c’è pure la traversa di Lovren. Senza dimenticare il gol annullato per fuorigioco a Mané, che prima si era divorato un paio di ghiotte occasioni.
Nella ripresa Di Francesco prova a correre ai ripari, inserendo subito Schick al posto di uno spento Under. Ma la musica non cambia, anzi. Il solito Salah sforna gli assist per Mané (stavolta non può sbagliare) e Firmino, che cala il poker. La Roma cerca di limitare i danni con gli ingressi di Gonalons e Perotti per De Rossi e Juan Jesus (il peggiore in campo), ma Firmino fa doppietta segnando il 5-0.
Klopp regala la standing-ovation a Salah e i Reds si addormentano. Nel finale Dzeko e Perotti su rigore fissano il risultato sul definitivo 5-2. Alla Roma servirà un’altra impresa in stile Barcellona mercoledì prossimo all’Olimpico, anche se il Liverpool ha già un piede e mezzo in finale. Il grande sogno dei giallorossi rischia di trasformarsi in un incubo, come nella finale persa in casa ai rigori nel 1984.
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