Proprio l’Arcigay Salerno, lo scorso 25 gennaio, tramite il suo presidente, ha comunicato al Comune di Salerno l’intenzione di organizzare l’importante evento. Lo rende noto il quotidiano La Città con un articolo a firma di Angela Caso.
Come ogni pride che si rispetti, sono attesi tantissimi partecipanti in rappresentanza di associazioni, gruppi, enti e movimenti. Tutti insieme a sfilare lungo le strade della città e a colorare la giornata con una serie di eventi collaterali. Palazzo di Città da parte sua ha deciso di concedere il patrocinio alla manifestazione e di sostenerla con un contributo di circa 2mila e 500 euro per sostenere una serie di spese quali la stampa di materiale pubblicitario, merchandising, il service audio/ luci e il palco.
Location dell’evento sarà il lungomare Trieste. Le persone interessate potranno aderire alla piattaforma politica pubblicata al link www.arcigaysalerno.it/pride.
LA POLEMICA. Dal Comune di Salerno il patrocinio al gaypride, oltre ad un contributo che sarà erogato, è al centro della riflessione del segretario regionale del Popolo della Famiglia, Raffaele Adinolfi.
“E mentre a Novara si nega il patrocinio morale al gaypride a Salerno non solo viene concesso il patrocinio, non solo viene concesso il Lungomare Trieste (mentre De Luca, con equilibrio, concesse il più discreto Parco Pinocchio), ma viene erogato un contributo di 2500 euro.
Siamo sicuri che i cittadini sono contenti di come il sindaco arcobaleno ha deciso di usare i soldi pubblici presi dalle tasche dei salernitani?
E i consiglieri comunali che ne pensano? Sono tutti d’accordo?
Nulla contro i gay, nulla contro il diritto di manifestare, sono pronto anche a confrontarmi su tutti i temi, ma decidere di dare soldi pubblici per una manifestazione che di certo non entusiasma tutti e senza nemmeno un confronto pubblico è una scelta di cui il novello Cirinnà salernitano si assume tutte le responsabilità politiche”.