·LA TRUFFA ‘VESTITA’ DA INFORMAZIONE
Phishing online come si conosce da tempo. Lo schema è vecchio come il web: puntare sulle notizie troppo belle da poter essere vere e spingere gli utenti a concedere informazioni personali o finanziarie. Salvo poi finalizzare una frode. Il punto è che è avvenuto un salto di qualità: si sfrutta infatti la popolarità e l’attendibilità di una testata (accade per Repubblica.it come per altri siti di informazione online) copiandone la grafica, replicando il layout degli articoli soprattutto nella nuova versione per smartphone e spesso inserendo anche alcune delle firme più note per far credere al lettore di essere arrivato su una vera pagina di Repubblica.it. Ovviamente i domini e le url non appartengono in nessuna maniera a Repubblica.it. Si tratta spesso di fantomatici blog o siti alternativi, che i sistemi antivirus più aggiornati segnalano anche come sospetti o malevoli se si tenta di accedere da desktop ma che da mobile incontrano meno difficoltà ad aprirsi.