La donna è accusata di truffa aggravata ai danni dell’Inps. La truffa ammonterebbe a circa 50mila euro. Le fiamme gialle nocerine hanno chiesto alla procura il sequestro preventivo della somma incassata illecitamente. Nel corso delle indagini i finanzieri avrebbero accertato il fatto che la donna avesse omesso di segnalare la morte del padre, avvenuta nel 2014.
L’uomo era titolare sia di una pensione di invalidità che di una pensione Inps. In questo modo le due pensioni venivano regolarmente erogate come se l’uomo fosse ancora in vita. Erano accreditate infatti sul conto corrente del defunto che era cointestato con la donna.
L’importo della pensione, a distanza di un giorno dal pagamento delle competenze era sistematicamente prelevato dalla donna mediante operazioni allo sportello o utilizzando il bancomat. Le fiamme gialle hanno così accertato che i prelievi bancomat erano effettuati utilizzando una carta libretto intestata alla donna che per questi motivi è stata denunciata alla procura della repubblica dopo i dovuti accertamenti da parte dei finanzieri.
La vicenda ricorda un caso analogo, per oltre un mese una vicenda davvero agghiacciante. Un uomo nascose in casa il cadavere del padre per incassare la pensione da ex dipendente delle Poste. Quando i carabinieri fecero irruzione nell’appartamento il 50enne di Grottaminarda venne trovato a vegliare il corpo dell’uomo disteso sul letto. Da tempo i vicini lamentavano il provenire di cattivi odori dall’appartamento. L’uomo lo aveva sigillato e cospargeva di varichina e deodoranti per cercare di tenere nascosta la cosa. Sul caso la procura di Avellino aprì un’inchiesta.