Poi la chiosa sulle elezioni Rsu. “I dati attestano in maniera assoluta un’affermazione decisa della nostra confederazione riaffermando una forza è una leadership nei ministri ottenendo un forte vantaggio. Le percentuali in cartellina e poteri. La partecipazioni e gli esiti non erano scontati”, ha affermato. “Il sindacato ha curato gli aspetti non negoziati formalmente . È una questione da sottolineare e che ci da la forma del fare un lavoro di qualificazione di rappresentanza sindacale del pubblico impiego. perché il nostro obiettivo è di migliorare il lavoro e la qualità dei servizi pubblici ai cittadini”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pietro Antonacchio, segretario della Cisl Funzione Pubblica di Salerno. “Nel capoluogo, nelle funzioni centrali, siamo stati il primo sindacato. Per la sanità siamo la prima sigla che cresce con i rapporti all’interno con la delegazione”, ha dichiarato. “Nonostante i gravi attacchi il sindacato si attesta come unico processo di democrazia diretta. Questo è un chiaro segnale di cercare di essere il sindacato del fare, senza farsi strumentalizzare dalle dinamiche politiche ma solo dell’azione concreta nei confronti dei lavoratori . Inoltre, è di oggi la delibera la chiusura della mobilità degli infermieri di tutte le strutture sanitarie. Il dato è estremamente positivo, con le grandi avanzate del sindacalismo autonomo che sono idealizzazioni. Quello della Cisl resta il sindacato del fare. Vogliamo deguare organici e rendere più efficaci i sistemi di riferimento”.
Pensiero positivo anche per Vincenzo Pastore della Cisl Scuola Salerno. “Abbiamo retto nel capoluogo e nell’Agro nocerino”, esordito. “Ha pesato molto il malumore dell’ultimo accordo, ma nonostante la protesta siamo riusciti ad affermare il ruolo della Cisl nel comporto scuola. A giugno proporremo la disdetta per un nuovo contratto, che veda un maggiore potenziamento del merito”.