“A poche ore dalle celebrazioni del Primo maggio – sottolinea Giovanni Giudice – ci troviamo a fare i conti con l’ennesima morte sul lavoro. È una situazione intollerabile: la sicurezza sul luogo di lavoro è punto cardine; è diritto imprescindibile dei lavoratori e dovere inderogabile da parte delle aziende.
Non possiamo continuare a fare la conta dei decessi – spiega ancora il responsabile Cisal – Sono anni che chiediamo un impegno da parte dei datori di lavoro al fine di garantire il massimo della sicurezza per i dipendenti, soprattutto quando questi ultimi sono impegnati in mansioni rischiose”.
Per il segretario Giudice, dunque, sono necessarie misure di intervento risolutive che pongano fine ad una vera e propria ecatombe. “Le associazioni datoriali – afferma – devono attivarsi concretamente e dare delle linee di indirizzo alle imprese associate. È necessaria anche una stretta sui controlli sui posti di lavoro, al fine di verificare il rispetto delle norme di sicurezza”.
“Non è possibile – conclude Giudice – recarsi al lavoro e non sapere se si sarà in grado di fare rientro a casa. La Cisal si impegnerà a 360 gradi affinché, finalmente, si prendano provvedimenti e si tuteli l’incolumità dei lavoratori”.