«Riteniamo tali ragioni non sussistenti – si legge – anche in virtù del fatto che lo stesso principio non viene ritenuto valido per le attività ludiche. Riteniamo inoltre che sia inaccettabile che le istituzioni cittadine non diano una risposta concreta alla lettera aperta inviata da queste comunità quindi disinteressandosi del futuro delle famiglie coinvolte.
La repressione a cui quotidianamente si assiste, con le Forze dell’Ordine impegnate a pattugliare in maniera intensiva il lungomare salernitano, non può essere in alcun modo una risposta degna di una società civile, piuttosto si tratta di pura ipocrisia, perché si ignora l’esistenza dei bisogni degli ambulanti, relegandoli ad un ruolo di secondo ordine.
Garantire uno standard di vita alle proprie cittadine e cittadini dovrebbe essere il cardine di un’amministrazione comunale e non la propaganda, strumentale, di politiche securitarie sulla pelle degli stessi.
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (Art.4 della Costituzione)
Appare chiaro che allo stato attuale non siano state promosse nemmeno le minime condizioni per permettere di esercitare il diritto al lavoro, costringendo gli ambulanti, contro la loro volontà, all’abusivismo che è figlio solo di un vuoto istituzionale. Non riusciamo a comprendere il perché si ricorda l’esistenza dei popoli migranti solo durante le commemorazioni delle vittime, mentre vengono ignorati i bisogni degli stessi popoli quotidianamente.
Pertanto, come Potere al Popolo – conclude la nota – facciamo nostro l’appello lanciato dal Presidente della comunità dei senegalesi e chiediamo, a tutte le istituzioni coinvolte, di restituire il Sottopiazza della Concordia agli ambulanti oppure di individuare uno spazio altrettanto dignitoso dove possano liberamente esercitare la loro professione e liberare la lungomare dall’ingente presenza di forze dell’ordine al fine di garantire una maggiore vivibilità degli spazi comuni da parte di tutte e tutti».
POTERE AL POPOLO – SALERNO