All’interno dell’aula, a rappresentare il Comitato “Uniti per Chicca” e diverse associazioni animaliste locali che si costituiranno parte civile insieme ad altre nazionali, l’avvocato Annabella Messina. Grande assente, invece, il Comune di Salerno, sebbene in seguito all’uccisione della cagnolina il sindaco Vincenzo Napoli dichiarò, a mezzo social network, che il Comune si sarebbe costituito parte civile, anche perché in quanto Ente Territoriale sarebbe stato legittimato de plano a partecipare.
Il legale dell’imputato ha preannunciato che intende fare richiesta per il suo assistito, Antonio Fuoco, di rito alternativo, ovvero giudizio abbreviato o patteggiamento. Ad auspicare che si vada invece al processo ordinario, per continuare una battaglia di giustizia e legalità anche in nome di Chicca, diventata tristemente simbolo di tutti gli animali vittime dell’uomo, gli attivisti che hanno partecipato al pacifico e simbolico presidio organizzato all’esterno del Tribunale di Salerno.
Comunicato del Comitato spontaneo Uniti per Chicca