Ma qual è il legame tra il melanoma e il propranololo? Tutto è iniziato quando un’equipe di ricercatori del Dipartimento di Scienze Dermatologiche presso l’ateneo fiorentino si è accorto che, tra i malati di cancro alla pelle, coloro che presentavano un tasso di sopravvivenza maggiore avevano tutti una caratteristica in comune: soffrivano di problemi pressori o altre patologie che venivano contrastati con l’assunzione di farmaci betabloccanti. Da questo dettaglio il professor Vincenzo de Giorgi ha avuto l’idea di sperimentarli in un campione di pazienti affetti da melanoma, per verificarne l’effettiva efficacia in uno studio ad hoc.
Dei 19 pazienti che hanno accettato di assumere il propranarolo soltanto il 16 percento ha mostrato una progressione della malattia a tre anni dall’avvio della sperimentazione, contro il 41 percento del gruppo di controllo, ovvero di coloro che si erano rifiutati di prendere il medicinale. “Abbiamo visto che la progressione del melanoma si riduce dell’80% senza effetti collaterali”, ha sottolineato il professor de Giorgi.
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