Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 300 mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 147.000 genitori, 82.500 insegnanti per un totale di 10.750 Istituti scolastici, 39.000 km percorsi e 190 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 121.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.
Ancora una volta Aziende come Baci Perugina, Facebook, FireEye, Google, Karpesky lab, Lenovo, Microsoft, Norton by Symantec, Skuola.net, Poste Italiane, Vodafone, Youtube e società civile scendono in campo insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: ”fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non faccia più vittime”.
L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Gli studenti attraverso il diario di bordo e l’hastag #unaparolaeunbacio potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.
Da Milano a Palermo, attraversando lo stivale con un truck allestito con un’aula didattica multimediale, gli operatori della Polizia Postale per l’intero anno scolastico incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età.
Quest’anno la tappa della campagna prevista nella regione Campania tocca la città di Caserta e si svolge innanzi al suggestivo scenario della Reggia di Caserta dove personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Napoli e della Sezione di Caserta accoglieranno, a bordo del truck multimediale,una folta platea studentesca di vari Istituti Scolastici cittadini – per illustrare rischi e pericoli della rete – prevenzione e contrasto al cyber bullismo.
“ La dirompente diffusione della rete internet e dei social-network ha modificato le abitudini e gli stili di vita degli internauti, – con importanti ricadute sui sistemi di informazione, comunicazione, socializzazione e modificando profondamente il sistema dei flussi finanziari e del mondo del lavoro . afferma il Dr. Daniele DE MARTINO , Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Campania di Napoli – Cambiamenti così radicali richiedono iniziative culturali che contribuiscano a far crescere nelle famiglie, per gli educatori, e per i nativi digitali la consapevolezza dei rischi connessi ad un uso superficiale e sconsiderato delle tecnologie.
“Una Vita da Social”, conclude il dr. DE MARTINO, fornisce il consueto e consolidato contributo a diffondere una cultura sana del web evidenziando i rischi connessi a condotte scorrette e discriminatorie che possono sfociare nel cyber bullismo, e sottolineando l’importanza del rispetto degli altri, dei rischi connessi all’eccessiva disinvolta pubblicazione dei propri dati,e agli eccessi legati alla dipendenza da uso dei social.
Dai dati in nostro possesso e dagli incontri nelle scuole di ogni ordine e grado, si evince l’importanza delle attività di informazione e sensibilizzazione per far si che la rete possa essere per i ragazzi una grande opportunità e non un limite.
I social network infatti sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager.
Secondo quanto emerso dai risultati di una recente indagine di Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza sul corretto uso di internet, su circa 8mila adolescenti di 18 regioni italiane, il fenomeno è in crescita.
Analizzando la fascia del campione tra i 14 e i 18 anni, salgono infatti al 28% le vittime di bullismo (nel 2016 erano il 20%, quindi un aumento del 40%), mentre circa l’8,5% è preso di mira sul web e sui social (6,5% lo scorso anno, quindi un aumento del 30%). Circa l’80% di questi ultimi, è oggetto di insulti e violenze sia nella vita online che in quella reale.
Come visto, l’incidenza del bullismo “offline” è ancora nettamente maggiore: tra le vittime, il 46% ha pensato almeno una volta al suicidio e ha messo in atto condotte autolesive per il 32%. Il 75% delle vittime di bullismo si sente depresso e triste, il 54% ha frequenti crisi di pianto.
Tuttavia il cyberbullismo presenta risvolti particolarmente oscuri: tra le vittime sistematiche delle prevaricazioni digitali, a volte anche quotidiane, il 59% ha pensato almeno una volta al suicidio nel momento di sofferenza maggiore. Tra i giovani coinvolti, il 52%, confessa di provocarsi del male fisico intenzionalmente. Se poi è l’82% a dire di sentirsi frequentemente triste e depresso, circa il 71% esplode in frequenti crisi di pianto.
Tra i ragazzi più piccoli, appartenenti alla fascia tra gli 11 e i 13 anni, la percentuale di vittime di bullismo e cyberbullismo sale rispettivamente al 30% e al 10%. La frequenza di crisi di pianto (45% circa) e di tristezza e depressione (70%) è simile sia tra chi è oggetto di violenza e comportamenti offensivi online sia tra chi li subisce nella vita reale. Per quanto riguarda l’autolesionismo, invece, si rilevano numeri superiori tra chi viene preso di mira in rete: si provoca ferite e contusioni circa 1 su 2, contro il 33% delle vittime del bullismo “disconnesso”.
L’importanza di una consistente opera di prevenzione trova fondamento anche nei dati statistici del Compartimento Polizia Postale della Campania relativi alla regione per l’anno 2017 riguardanti i fenomeni criminosi registrati in contesto social network, in danno di vittime maggiorenni e minorenni:
2017 | Stalking | Diffamazione
online |
Ingiurie
Minacce Molestie |
Furto di identità digitale su social network | Detenzione e Diffusione di materiale pedopornografico | Totale |
Vittime | 22 | 329 | 109 | 425 | 12 | 897 |
Si segnale altresì che n°7 minorenni sono stati denunciati per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.