Circa duecento militari, con l’ausilio di unità cinofile ed il supporto aereo di un elicottero, stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 6 indagati tutti ritenuti responsabili di concorso in tentate estorsioni, reati in materia di armi e stupefacenti, danneggiamento ed altro, commessi con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso, e di ulteriori 27 decreti di perquisizione locale emessi a carico di altrettanti coindagati in stato di libertà.
Le indagini dei carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno permesso di ricostruire la rete ancora attiva in città e facente capo al clan Matrone. Tre le estorsioni documentate, tra l’agosto e il dicembre scorsi, commesse anche mediante l’utilizzo di bombe carta.
Così, 4 persone sono finite in carcere, mentre altre 2 ai domiciliari. Tra gli arrestati ci sono Peppe Buonocore, 44enne genere di Franchino Matrone alias “a’ belva”, e Vincenzo Nappo alias “o’ nonno”, ritenuto il ras della frazione San Pietro e vicino al boss attualmente rinchiuso nel carcere di Opera a Milano.
In carcere sono finiti pure Francesco Berritto, Antonio Palma e Pasquale Panariello. Ai domiciliari, oltre Nappo, c’è Giovanni Barbato Crocetta.