La manifestazione, dal titolo “Uniti nella musica”, si svolge in occasione della “Settimana nazionale della musica a scuola”, promossa dal Miur in ricordo di Josè Antonio Abreu, che dedicò la sua vita alla lotta per l’inclusione e la promozione sociale e per la diffusione dell’apprendimento della musica per tutti attraverso la creazione del “Sistema Nacional de Orquestas y Coros Juveniles e Infantiles” in Venezuela.
Dopo il “Serpentone musicale” che si è tenuto sabato 5 maggio a cura degli alunni della Scuola secondaria di I grado di Perdifumo, giovedì 10 maggio alle ore 15.00 sarà presentata la performance “Orchestra a porte aperte” realizzata dagli alunni della Secondaria di I grado di San Marco di Castellabate.
Sabato 12 maggio 2018 alle ore 9.30 presso la sede centrale di Santa Maria si terrà l’evento conclusivo della settimana, che sarà aperto dalla violinista Angela Musco con “Musiche dal mondo raccontate da un violino”. Seguiranno brani per flauto eseguiti dalle classi I, II e III della Secondaria di I grado dei plessi di Castellabate e di Perdifumo.
Nella stessa sede saranno presentate le attività realizzate da docenti ed alunni in adesione alla manifestazione nazionale “Scuole in piazza per la pace in Siria” e si celebreranno le giornate per i “70 anni della Costituzione della Repubblica italiana 1948-2018”, con la consegna agli studenti di una copia della Costituzione su iniziativa del Miur.
«Abbiamo voluto unire gli eventi programmati per la “Settimana nazionale della musica” con il nostro appello alla pace e la consegna della Costituzione agli alunni – spiega la dirigente scolastica Gina Amoriello – La scuola, infatti, è il luogo deputato all’educazione alla convivenza civile, alla solidarietà, alla costruzione della pace, per cui non può restare silente di fronte alle guerre che ancora oggi portano morte e distruzione in tante parti del mondo. I nostri studenti sia attraverso il linguaggio universale della musica, che è in grado di valicare i confini e superare le divisioni, sia attraverso specifici lavori dedicati al dramma siriano vogliono offrire il loro contributo alla diffusione di una cultura del rispetto e della convivenza pacifica».