Organizzata dalla Fondazione organistica “Elvira Di Renna”, che impegna alla presidenza l’ingegnere Crescenzo Pagano, in collaborazione con la chiesa di San Benedetto e con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Pontecagnano Faiano, questa edizione del Concorso è dedicata alla memoria di don Giuseppe Salomone che, tra le sue innumerevoli opere per la chiesa di Faiano, ha promosso il restauro dell’organo Gènnari, durato oltre cinque anni, dal 2002 al 2007, oltre a dare un notevole impulso, con la famiglia Pagano e Di Renna, alla nascita della Fondazione organistica.
Un’autorevole giuria presieduta da Klemens Schnorr e composta da Edoardo Bellotti, Emanuele Cardi, Roman Perucki, e Peter Westerbrink, è impegnata per le fasi del Concorso, tutte aperte al pubblico: le eliminatorie, che si svolgeranno anche sabato 12 maggio (dalle ore 9.30 alle 11.30) all’organo Colameo, e la finale di domenica 13 maggio (ore 19.30) che vedrà non oltre cinque musicisti sfidarsi alle tastiere dell’organo Quirico Gènnari per aggiudicarsi i diversi premi in palio, per un montepremi complessivo di 4200 euro.
Al primo classificato saranno assegnati, oltre al premio di duemila euro, anche quattro concerti offerti, rispettivamente, dalla Fondazione Elvira Di Renna, dal Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini di Napoli, dall’Associazione Musicale Anna Jervolino di Caserta, e dall’Accademia Internazionale d’Organo Gherardeschi di Pistoia. Come tradizione, anche gli spettatori della serata finale saranno invitati ad esprimere le loro preferenze, in base alle quali sarà assegnato il premio del pubblico.
Oltre all’organizzazione del Concorso organistico e di rassegne concertistiche, la Fondazione Di Renna ha promosso, in questi anni, con il diretto apporto della famiglia Pagano, il restauro di due preziosi strumenti di scuola napoletana: l’organo realizzato da Michelangelo Colameo nel 1827, di proprietà della chiesa di San Benedetto, e l’organo costruito da Raphael De Feo nel 1836, donato alla Fondazione dalla Ditta Alberto Napolitano. Entrambi gli strumenti sono stati restaurati dall’organaro salernitano Giuseppe Fontana.
Per arrivare alla chiesa troverete una strada pericolosa……stare attenti. Via Pompei totalmente abbandonata…..state attenti