L’obiettivo è quello di sensibilizzare in primis i giovani calciatori e i loro genitori sui reali valori del calcio e dello sport in generale. Dall’anno 2007, ad esempio, proprio per rimarcare le regole non scritte del Fair Play, alla fine dello svolgimento delle partite di serie A è stato in Italia inserito il cosiddetto Terzo Tempo, in cui i giocatori in fila stringono le mani dei Direttori di Gara, similmente a quanto accade da tempo alla fine nelle partite di Pallavolo e di Rugby. Questi gesti, queste promozioni servono a diffondere il più possibile gli ideali del Fair Play; la responsabilità di seguirlo e di emanciparlo è però compito di tutti: dalle organizzazioni sportive più piccole a quelle di Serie A come nel calcio, dagli insegnati e dagli alunni nelle scuole. Oltre a queste iniziative, certo meritevoli, è importante pretendere che anche i media lavorino per evidenziare con più incisività e costanza importanti gesti di fair play compiuti dai calciatori: forse fa meno audience della moviola, ma fa sicuramente bene ad uno sport in netta crisi di identità.
Va pertanto dato sostegno al conseguimento di uno sport sano, che metta in primo piano la crescita responsabile dei giovani atleti,ancor prima delle coppe e dei trofei vinti, con l’obiettivo principale di promuovere i valori positivi legati alla pratica sportiva. Non solo agonismo e competizione estrema quindi, ma soprattutto una crescita personale che porti al vero gioco di squadra. Gli obiettivi sono : educare, forgiare futuri cittadini e stare insieme grazie allo sport più popolare del Paese. Il concetto che sta alla base del lavoro da intraprendere è semplice: il calcio è divertimento e i ragazzi hanno bisogno principalmente di giocare e divertirsi. La serata del 13 maggio 2018 rimarrà negli occhi e nella mente dei soci e non che hanno partecipato per molto tempo.
L’idea del Consiglio Direttivo di associare al festeggiamento del terzo anniversario dell’apertura della sede di Fratte ad una tematica quale “La lealtà sportiva nel mondo del calcio” è stata apprezzata, sia per l’argomento, molto frizzante, che per la dialettica con cui partecipanti si sono cimentanti, e fra questi il Team Manager Sasà Avallone, Rosario Angrisani Componente del Comitato Arbitri Regionale, ed i calciatori Alessandro Tuia ed Alessandro Bernardini, che sono stati sottoposti al fuoco “amico” di domande del Moderatore Giovanni Basso, coadiuvato da Gianluca Francese e Saturnino Mulinaro.
Purtroppo, si sa, nel calcio il fair play è spesso messo da parte a favore della vittoria ad ogni costo.
L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare in primis i giovani calciatori e i loro genitori sui reali valori del calcio e dello sport in generale. Dall’anno 2007, ad esempio, proprio per rimarcare le regole non scritte del Fair Play, alla fine dello svolgimento delle partite di serie A è stato in Italia inserito il cosiddetto Terzo Tempo, in cui i giocatori in fila stringono le mani dei Direttori di Gara, similmente a quanto accade da tempo alla fine nelle partite di Pallavolo e di Rugby. Questi gesti, queste promozioni servono a diffondere il più possibile gli ideali del Fair Play; la responsabilità di seguirlo e di emanciparlo è però compito di tutti: dalle organizzazioni sportive più piccole a quelle di Serie A come nel calcio, dagli insegnati e dagli alunni nelle scuole.
Va pertanto dato sostegno al conseguimento di uno sport sano, che metta in primo piano la crescita responsabile dei giovani atleti, ancor prima delle coppe e dei trofei vinti, con l’obiettivo principale di promuovere i valori positivi legati alla pratica sportiva. Non solo agonismo e competizione estrema quindi, ma soprattutto una crescita personale che porti al vero gioco di squadra. Gli obiettivi sono: educare, forgiare futuri cittadini e stare insieme grazie allo sport più popolare del Paese. Il concetto che sta alla base del lavoro da intraprendere è semplice: il calcio è divertimento e i ragazzi hanno bisogno principalmente di giocare e divertirsi.
E proprio per la sua lealtà e il suo amore ed attaccamento alla città ed alla società Salernitana è stato premiato il Team Manager Sasà Avallone, che ha ringraziato chi ha avuto l’idea di questo sentito riconoscimento.
La serata si è conclusa con il taglio della torta, e con il presidente Antonio Carmando che con la voce roca per l’emozione ha ricordato i tanti sacrifici fatti per la gestione del club, ma anche delle tante soddisfazioni raccolte grazie al sostegno di chi gli è stato vicino.
A margine nell’intervista fatta ai giocatori, Tuia e Bernardini, in diretta Facebook, sollecitati dall’addetto stampa del club Saturnino Mulinaro, oltre a dichiarare l’amore per la città, Bernardini ha confermato la firma del contratto, così come Tuia ha dichiarato che per ora non ha accarezzato altre idee oltre la firma di rinnovo del contratto con la Salernitana. Se son rose fioriranno.
A tutti i soci partecipanti un ringraziamento ed ora appuntamento alla 8° edizione del premio Salernitana Best Player Awards che si terrà domenica 20 maggio ’18.