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Poste Italiane: nei prossimi quattro anni 10mila posti di lavoro in arrivo

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Negli scorsi mesi è stato annunciato un nuovo piano assunzioni da parte di Poste Italiane per il quinquennio 2018 – 2022. Prevista l’assunzione di 10mila persone, dopo l’uscita di circa 15mila persone con una riduzione media annua di 3mila unità. Nel 2022, i dipendenti effettivi saranno 123mila. L’amministratore delegato Matteo Del Fante ha detto che Poste sta continuando a crescere e che prevede di raggiungere un utile di 1,2 miliardi di euro da qui al 2022, con un tasso di crescita medio annuo del 13%. Inoltre, Del Fante ha spiegato che Poste intende potenziare i suoi servizi finanziari e sfruttare la crescita dell’e-commerce.

Da quanto annunciato 5mila lavoratori saranno esperti in ambito finanziario e assicurativo. Intanto nel corso del piano industriale proseguirà la riduzione del personale (con 100 milioni di euro destinati a incentivi di pre-pensionamento) con l’obiettivo di portare dal 53% del 2017 al 49% il rapporto tra costi ordinari del personale e ricavi. Infatti, come anticipato, è prevista una riduzione media annua di circa 3mila unità, con una ridistribuzione e contestuale formazione del personale attivo: 4.500 dipendenti saranno destinati a mansioni commerciali per l’espletamento delle quali sono previste 20 milioni di ore di formazione.

 

Con la presentazione del piano industriale fino al 2022 denominato “Deliver 2022″, l’amministratore delegato di Poste Italiane ha annunciato la propria intenzione di potenziare i servizi finanziari. In ordine al personale, Poste annuncia di voler assumere 10mila persone entro il 2022. La scelta dell’azienda deriva anche in parte dalla constatazione che nei prossimi dieci anni, metà dell’organico attualmente in servizio andrà in pensione e dunque, risulta necessario il rinnovo generazionale dei dipendenti. D’altra parte c’è la necessità di avere personale dotato delle competenze, degli strumenti e degli incentivi necessari per completare il processo di trasformazione voluto dall’azienda. Di certo è che la scelta di puntare su sistemi sempre più evoluti e tecnologici richiede necessariamente la presenza di personale qualificato, giovane e dinamico.

Fonte NewsRepublic

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