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Patrimoni fondati su narcotraffico: nei guai 4 persone nel salernitano

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Nella mattinata odierna i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore a carico di 4 indagati ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

In ossequio al provvedimento restrittivo, richiesto da questa Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini svolte dai militari della Sezione operativa, i carabinieri hanno sottoposto alla custodia in carcere due fratelli scafatesi di 60 e 55 anni, ed il figlio 25enne di uno di questi, ed hanno applicato il divieto di dimora nell’intera Regione Campania ad un 39enne di Santa Maria La Carità.

Le risultanze investigative, maturate a partire dal mese di marzo 2018 in seguito al rinvenimento, nelle pertinenze condominiali dell’abitazione del 55enne, di circa 100 grammi di cocaina e 100 grammi di marijuana, hanno fatto emergere elementi di responsabilità in ordine a numerosi episodi di spaccio a carico degli indagati i quali, sebbene gravati da specifici precedenti, avevano sostanzialmente fatto degli stupefacenti la loro unica fonte di sostentamento.

Il brillante risultato operativo è stato ulteriormente valorizzato, per la prima volta nel nuovo corso di azione di questa Procura, dal grande lavoro svolto sul fronte degli accertamenti patrimoniali che hanno consentito di far piena luce sulla redditività dei traffici posti in essere dal noto nucleo familiare.

Infatti i militari dell’Arma, oltre a rinvenire e sottoporre a sequestro la somma contante di circa 13.000 euro nel corso del primo intervento, hanno minuziosamente scandagliato redditi e patrimoni, consentendo a questa Procura di richiedere ed ottenere un decreto di sequestro preventivo per ulteriori 400.000 euro circa, depositati in conti correnti e prodotti finanziari rinvenuti nella disponibilità degli indagati, oltre ad un autoveicolo Mercedes ed un motoveicolo anch’essi risultati verosimilmente acquistati con ricavi provenienti dalle attività di spaccio. Nel medesimo contesto investigativo i carabinieri hanno deferito in stato di libertà, a titolo di concorso, ulteriori 5 soggetti emersi quali fiancheggiatori dei destinatari del provvedimento restrittivo.

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