Il Puc è improntato alla salvaguardia dei Santuari con l’inedificabilità delle alture, al recupero dei centri storici, al rilancio delle frazioni, all’innalzamento della qualità urbana con la riduzione dell’indice di consumo del suolo di circa il 14 per cento. Baronissi sarà sempre più città del verde con il grande Parco del Convento che collegherà con sovrappassi pedonali l’area est all’area ovest della città, il centro commerciale naturale, sentieri trekking sui versanti collinari.
Il Piano prevede inoltre il rafforzamento dell’economia locale con Città della Medicina e l’insediamento di startup e spin-off collegate alla facoltà. Tra le altre novità, incentivi per la realizzazione di alloggi in classe energetica A e la previsione di 46mila metri quadrati di aree di cessione per la realizzazione di alloggi Erp e housing sociale. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’urbanistica Luca Galdi: “E’ stato un lavoro complesso, con tante lungaggini burocratiche, ma abbiamo tagliato un traguardo importante che porterà sviluppo e opportunità per il territorio”.
Per il presidente del consiglio comunale, Vincenzo Melchiorre, “è stata scritta una pagina fondamentale della storia di Baronissi”; soddisfazione per la “condivisione e partecipazione al Piano” arriva dalla capogruppo del PD Luisa Genovese; per il capogruppo di Civico Uno, Franco Cosimato, “sono stati tutelati appieno gli interessi della città e dei cittadini”, mentre il consigliere Giuseppe Pasquile del gruppo Nuova Primavera aggiunge: “Chi non ha votato il Puc ne risponderà alla città”.
Il Puc è stato redatto con la consulenza scientifica del Dipartimento di Urbanistica della Federico II di Napoli e dai tecnici dell’Ufficio di Piano. E’ un Piano innovativo che farà di Baronissi una città sempre più attrattiva sotto il profilo economico, turistico, ambientale e dei servizi al cittadino.
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