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«Una mancia. Ci davano 50 centesimi». I parcheggiatori si difendono

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«Non abbiamo mai minacciato gli automobilisti. Estorsione? Una mancia. Ci davano 50 centesimi».

Si difendono alcuni dei parcheggiatori abusivi arrestati dai Carabinieri nel secondo blitz, in meno di un anno contro gli abusivi della sosta.

Due di loro, interrogati ieri dal gip Pietro Indinnimeo, hanno affermato – secondo quanto riporta Il Mattino oggi in edicola –  di aver svolto solo l’attività di parcheggiatori ma di non aver nè molestato nè minacciato gli automobilisti. L’obolo che veniva loro consegnato andava dai 50 centisimi ad 1 euro: una piccola somma che, a parere degli indagati, non può essere considerata un’estorsione. E, in molti casi, come gli stessi avrebbero riferito, data spontaneamente dagli utenti.

Nessuna delle aree adibite a parcheggio pubblico veniva tralasciata dagli abusivi anche quelle in cui è prevista la sosta a pagamento legale attraverso il grattino o ticket.

Dopo aver spiegato che si trattava di piccole richieste di denaro con nessuna finalità estorsiva, hanno lasciato il carcereAdriano Lembo, 49, di Baronissi (difeso dall’avvocato Dario Barbirotti ) e Cristian Carpentieri , 34, di Salerno (difeso da Maurizio De Feo). Hanno lasciato il carcere per i domiciliari anche gli altri quattro parcheggiatori stranieri (difesi dall’avvocato Elena Criscuolo).

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