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Viadotto Gatto, Cammarota: «Ora intervenga la Procura»

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“Nonostante le tavole rotonde e le conferenze stampa, ancora una volta in una domenica d’estate il Viadotto Gatto, l’unica strada di accesso per Salerno da Ovest, è bloccata da colonne di Tir in attesa di entrare ed uscire dal porto commerciale, posto in maniera criminale al centro della città, mentre si svolge la manifestazione ciclistica.Se non fosse tragico, sarebbe comico”.

Lo afferma in una nota l’avv. Antonio Cammarota, capogruppo consiliare de La Nostra Libertà, il quale denuncia che “ora qualcuno ci deve spiegare bene nero su bianco perché di domenica i Tir, quando le dogane sono chiuse e non possono circolare nemmeno in autostrada, si consente il sequestro del viadotto Gatto, l’unica strada di accesso alla città di Salerno da Ovest nonostante non abbia nemmeno una corsia di emergenza, con gravissimi problemi di ordine pubblico perché lì un’ambulanza non passa”.

“Per questi motivi il 28 Aprile chiesi l’intervento del Prefetto perché impedisse il transito dei Tir dopo le otto di mattina e il loro stazionamento in via Ligea, ma adesso, mentre l’assessore aspetta l’Università e si parla di Kant, mentre il medico discute e il malato muore, chiederò formalmente l’intervento della Procura della Repubblica perché valuti eventuali omissioni penalmente rilevanti, ed ancora quello del Prefetto perché avochi a sé l’intervento sul traffico di Salerno”.

VIDEO DA LA DENUNCIA.IT

Il sito web La Denuncia.it rivela che nella colonna di tir e auto bloccate sono rimasti intrappolati anche alcuni bus pieni di crocieristi, diretti verso Pompei, Ercolano, Paestum e Reggia di Caserta. Al porto, in questa domenica, ha infatti attraccato un grosso transatlantico: migliaia di persone sono state portate in centro (via Porto, altezza Teatro Verdi) dagli shuttle-bus opportunamente organizzati ‘invadendo’ lungomare, centro storico, negozi, bar e ristoranti.

Altro segno tangibile di quanto le politiche di sviluppo delle attività portuali potrebbero determinare, se indirizzate verso il potenziamento del crocierismo, ricadute economiche notevolissime per la città. La nave ha attraccato al molo Trapezio, essendo il molo Manfredi impraticabile a causa del fondale e il molo III Gennaio occupato dalla unità militare Caio Duilio (visitabile). Gli ospiti, preventivamente espressisi sulle destinazioni a terra (tour archeologico o visita in città) sono stati prelevati sottobordo e subito portati via da bus o shuttle-bus.

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