Ad inizio stagione – come riporta il sito TuttoSalernitana – quando si pianifica il campionato, si fissa un obiettivo ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta. Cercheremo di arricchire la rosa per renderla più competitiva di quella di quest’anno ma dare giudizi dopo è sempre più facile. Il calcio non è una scienza esatta, è difficile prevedere il rendimento dei calciatori”
A breve verrà pianificato il futuro con Fabiani e Colantuono: “Credo che ci incontreremo la prossima settimana per pianificare la prossima stagione. Cercheremo di allestire una squadra più competitiva, è giusto che si provi a far meglio anno dopo anno. Rischio di diventare monotono ma il sistema Lega B si basa sulla mutualità. Non ci sarà una rivoluzione, ci sarà sicuramente una integrazione di giocatori perché alcuni erano in prestito, sono tutte valutazioni che faremo con il direttore ed il mister”.
Su come si può crescere: “Dal punto di vista tecnico qualche errore è stato fatto ma solo chi non opera non sbaglia. Dal punto di vista prettamente societario, anche lì ci sono aspetti sotto i quali dobbiamo crescere. Ora abbiamo risolto il problema della struttura con campi in erba (il Mary Rosy ndr), stiamo lavorando. Quello che dico sempre è che non bisogna fare il passo più lungo della gamba. Ci sono molte società che stentano, non è così semplice come può sembrare”.
Ancora sul centro sportivo: “Ora stiamo implementando le strutture, entro il prossimo inverno avremo una struttura funzionale con più campi d’allenamento per mettere la parte tecnica nella miglior condizione”.
Capitolo tifosi: “Col Palermo abbiamo proposto delle riduzioni, il risultato è sotto gli occhi di tutti anche se in palio non c’era molto. Spesso però le iniziative non cambiano molto, ovviamente cercheremo di avvicinare fisicamente le persone al calcio. Noi abbiamo sempre una media spettatori buona anche se è un po’ calata. Da parte della società c’è tutta la disponibilità, mi permetto solo di fare un discorso che prescinde dalla Salernitana: vedo, come cultura sportiva in Italia, la tendenza alla contrapposizione tra tifo e società. Ho colleghi che stanno giocando i play-off e vengono contestati, bisogna ricordarsi che parliamo di calcio”.
Seconde squadre e multiproprietà: “É una scelta calata dall’alto, per adesso si partirà dalla Serie C ma poi si arriverà anche in Serie B. É una scelta che presenta alcune irregolarità, la nostra posizione resta la stessa. Non perché sono parte in causa ma sarei più propenso alla multiproprietà: andrebbero salvaguardate le realtà territoriali. Una squadra in multiproprietà può essere promossa poi con l’obbligo di cederla, le seconde squadre invece non possono conquistare la promozione. Mi pare di capire che le riforme in cantiere mirino a far giocare i calciatori italiani per farli arrivare in Nazionale: va detto che spesso i giovani vengono messi in campo e poi vengono tolti dopo la prima partita, a Salerno ne sappiamo qualcosa”.
Fonte TuttoSalernitana.it