Un traino senza dubbio positivo, ma che evidenzia anche un“dualismo”con altre aree a vocazione turistica del Salernitano che hanno pagato in maniera salata il conto della crisi e che ancora non sono tornate, almeno in riferimento ad alcuni indicatori, ai livelli di prima del ciclo recessivo.
Lo scrive Il Mattino oggi in edicola nel focus realizzato da Ernesto Pappalardo e Paolo Coccorese che analizzano i dati dell’Ente Provinciale del Turismo di Salerno (Ept) e che si riferiscono a tre comprensori: Costiera Amalfitana, Salerno-città e Cilento Costiero.
Nel focus odierno vengono presi in considerazione gli indicatori specifici della Costiera Amalfitana, seguiranno, poi, articoli di approfondimento sulle altre due sub-aree provinciali citate.
Lo scenario generale. Nel territorio salernitano nel 2017 (complessivamente) sono aumentate le presenze (+2,5%) – il numero delle notti trascorse da clienti italiani e stranieri negli esercizi ricettivi – attestandosi a quota 5milionie893mila, ma sono diminuiti gli arrivi (-2,8%) -il numero di clienti accolti nella filiera dell’ospitalità – fermandosi a 1 milione e 264mila visitatori.