Rigenerazioni urbane eco-sostenibili: The Heart of Eboli seconda edizione
E’ stata presentata questa mattina la seconda edizione del progetto “The Heart of Eboli”, nato da un’idea dell’architetto Sabrina Masala con i colleghi Emilia Abate, Mariagrazia Castiello e Francesco Rotondale, nell’ambito del laboratorio di rigenerazione urbana Radicity che fa della sostenibilità ambientale il proprio punto di forza. Trasformare luoghi abbandonati in giardini pubblici: è questa la mission della manifestazione “The Heart of Eboli_Green to feel Good”, che in collaborazione e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, si svolgerà all’interno del centro storico di Eboli dal 1 al 3 giugno 2018. Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno saranno chiamati a raccolta professionisti di respiro internazionale per riconvertire aree urbane abbandonate in spazi pubblici belli da vedere e da vivere, destinati all’aggregazione sociale e al turismo responsabile. Il progetto, fortemente sostenuto dall’Amministrazione Comunale, è patrocinato da Regione, Provincia di Salerno, Ordine Architetti Salerno e Ordine Agronomi Salerno. L’architetto Sabrina Fazio opererà in via Francesco La Francesca, spazio gestito dal Comitato Francesco la Francesca; l’architetto Valerio Cozzi, in piazza Porta Dogana, con il sostegno dell’associazione Le Tavole del Borgo; Donatello Chirico, a via Santa Sofia, con il supporto di Le Case del Borgantico; l’agronomo Giuseppe Baldi a via Barbacani, con l’associazione “Gli Amici dell’Ermice”; l’architetto Simone Ottonello con l’architetto Gianfranco Fumo a vico III Rua, con l’adozione del progetto da parte di Cantina Segreta; lo studio Volumezero a via Giacomo Leopardi, con l’affidamento all’associazione “I Briganti dell’Ermice”. Ad Affiancare tutti i progettisti, altrettanti vivaisti locali quali Azienda Agricola Caso, Agricola Mazzeo Floricoltura, Ditta Quadrifoglio, Società Agricola, Vivaio Piccoli frutti, Azienda Agricola Cafaro, Coop Soc New Ecology Service. I sei giardini arricchiranno il percorso all’interno del centro storico di Eboli di cui fanno già parte gli interventi realizzati nell’edizione precedente che ha visto vincitrice, Cristina Mazzucchelli con Coop Soc New Ecology Service con il progetto “Finestre di Mediterraneo” a Largo Marcangioni. «Radicity vuole gettare semi sul territorio italiano, invitando i cittadini a prendersene cura, affinché germoglino innestando processi virtuosi che coinvolgano le comunità urbane, stimolandole a intraprendere un cammino di consapevolezza e senso di responsabilità nei confronti dei luoghi che abitiamo e delle persone con cui li condividiamo – ha spiegato Sabrina Masala, ideatrice del progetto -. «L’esempio di Eboli riconosciuto a livello internazione rappresenta quello di un Sud che promuove il verde che fa star bene». «La novità di quest’anno è che i residenti, attraverso i comitati di quartiere, le associazioni, insieme agli imprenditori e all’intera comunità del centro antico diventano anch’essi protagonisti del progetto insieme ai luoghi oggetto di intervento – ha affermato l’assessore al Centro Storico e all’Ambiente, Ennio Ginetti -. «Saranno proprio i cittadini e le associazioni ad assicurare, con un impegno formale e volontario, la cura e la manutenzione delle aree verdi realizzate dallo staff dei professionisti coinvolti». «La rigenerazione urbana, tema portante del progetto, è una delle peculiarità della nostra azione amministrativa, nell’ottica di un percorso di promozione del territorio che fa della storia, dell’arte e della cultura e anche dell’ambiente tasselli fondamenti» – sottolinea il Sindaco, Massimo Cariello -. «Con la seconda edizione di The Heart of Eboli vogliamo lanciare una scommessa: completare contemporaneamente le opere e soprattutto mantenerne la bellezza e il decoro, nel tempo, grazie alla collaborazione attiva dei cittadini. La tre giorni dell’evento che vedrà impegnati residenti, ristoratori, imprenditori, volontari, la mia struttura tecnica e lo staff di Radicity – conclude il primo cittadino – rappresenta un momento di promozione del territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico ma anche turistico ed enogastronomico, ponendosi come vetrina delle eccellenze».
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