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“Parma Calcio: vince l’azionariato popolare” di Antonio Sanges

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Il Parma Calcio 1913, conquista la promozione diretta in serie A , e determina un vincente progetto aziendale, che vede i propri tifosi, attori principali delle strategie societarie del club “giallo blu” . La nuova societa’ Parma Calcio 1913, anche in base ad una pianificazione societaria efficiente ed efficace, ha conquistato tre promozioni consecutive : vittoria campionato di serie D (stagione 15/16), vittoria campionato di serie c (play off stagione 16/17), vittoria diretta del campionato di serie B (stagione 17/18).

Successivamente al fallimento del Parma Footbal Club (Presidente Tommaso Ghirardi),  è stata costituita, nel mese luglio 2015, da un gruppo di tifosi “giallo blu”,  la Parma Partecipazioni Calcistiche Spa, societa’ che attualmente detiene una partecipazione diretta del 10% del Parma Calcio 1913 , e la nomina di due rappresentanti nel Consiglio di amministrazione della societa’ de quo.

Attualmente il capitale sociale del Parma Calcio 1913 risulta essere diviso come segue: Desport  60%, Nuovo Inizio (società composta da imprenditori di Parma) 30%, e Partecipazioni Calcisticiche Spa 10%. L’investimento attivato a partire dal luglio 2017 dal socio di riferimento del Parma Calcio 1913, Jiang Lizhang, è stato quantificato in 18,5 mln di euro, a fronte di in’impatto “economico-finanziario” della promozione in serie A pari a circa 40 mln di euro. (fonte Gazzetta dello Sport)

Alla data del 30 giugno 2019 il bilancio del Parma Calcio 1913, determinerà  i seguenti valori: ricavi stadio (+1,5 mln euro), ricavi diritti tv (+18,5), valore della produzione (+23,1), costo del lavoro (+11,0), costo della produzione (+20,7), risultato netto esercizio (+2,9). Il caso del Parma Partecipazioni Calcistiche Spa, evidenzia come, in tempo di calcio austerity , le societa’ di calcio, non possono  prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi  ed al  coinvolgimento degli stessi, in progetti di azionariato popolare.

Allo stato i club di calcio, si presentano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato” , ed ai “fattori della produzione” utilizzati. Il “prodotto” spettacolo , ed i “calciatori” fattori della produzione, rendono i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder”, per il mercato, per i tifosi, e per le aziende sponsor.

In tale situazione, per migliorare la valutazione del brand,societario con relativo aumento per il club dei propri ricavi commerciali, bisogna attivare una politica di fidelizzazione dei propri tifosi. In tema di fidelizzazione dei tifosi, anche grazie al sistema di ”customer relationship management” (CRM), le società di calcio, possono ampliare le proprie capacità attrattive, sia nei confronti dei propri supporters e sia verso gli sponsor, determinando la soluzione ideale, per gestire l’intera sfera relazionale, che si identifica verso la propria squadra del cuore.

Tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras”, due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore, e supportare in termini di “ricavi da stadio” il proprio club.  Il tifoso “aziendalista” partecipa agli eventi agonistici e parimenti s’interessa anche degli aspetti societari del proprio club, il tifoso “ultras” preferisce invece, godersi e motivare il risultato agonistico rispetto a quello aziendale.

In ossequio a tale principio, i tifosi, in “termini aziendali”, diventano “protagonisti principali” delle strategie di marketing e merchandising dei club di riferimento. Parma Partecipazioni Calcistiche: vince la strategia del tifoso aziendalista!!!

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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