Le indagini della Guardia di Finanza, scattate a seguito di una relazione ispettiva ministeriale, hanno permesso di riscontrare che il Consorzio Artigianfidi, quale percettore di contributi pubblici da destinare alla prevenzione del fenomeno dell’usura, non ha utilizzato i fondi a cui erano destinati per gli scopi autorizzati né li ha restituiti al maturarsi delle cause di estinzione-liquidazione.
Il management del Consorzio avrebbe da un lato ottenuto l’erogazione dei fondi, dall’altro si sarebbe appropriato a titolo personale di parte degli importi. La somma totale indebitamente percepita e utilizzata è di 2,6 milioni di euro e, insieme a 640mila euro di interessi, ha determinato l’ammontare del sequestro.
Il provvedimento è stato autorizzato dal presidente della sezione giurisdizionale per la Campania, su richiesta della Procura regionale guidata da Michele Oricchio, e riguarda denaro e immobili nella disponibilità degli indagati per danno erariale.