All’atto dell’accesso i militari hanno subito identificato tutti i dipendenti presenti al momento del controllo, intenti a prestare la loro attività lavorativa. Sono state quindi raccolte le dichiarazioni dei lavoratori, necessarie per la verifica delle rispettive posizioni contributive rispetto alla documentazione ufficialmente custodita presso la società responsabile della predetta attività economica.
Il titolare non era in grado di esibire alcuna documentazione che potesse provare la regolarità delle posizioni lavorative delle persone intente a prestare la loro opera: ne conseguiva la constatazione di una percentuale di irregolarità pari al 100% della forza lavoro presente, con 14 lavoratori su 14 completamente “in nero”.
Nei confronti del datore di lavoro, è scattata la prevista segnalazione per l’avvio della procedura finalizzata alla sospensione dell’attività imprenditoriale visto che la percentuale di lavoratori irregolari superava il 20% della forza assunta. L’attività ispettiva è attualmente in corso per la quantificazione delle sanzioni amministrative previste dalle disposizioni vigenti, stimate in circa cinquantamila euro.
L’intervento si inquadra nel solco delle attività svolte dalla guardia di finanza a tutela degli interessi delle fasce deboli, rappresentate dai lavoratori, e degli operatori economici onesti che ottemperando agli obblighi di legge sono soggetti alla concorrenza sleale.
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