Partiamo dalla notizia positiva: in via Ligea l’arretramento del cantiere di Porta Ovest ha determinato una più sensata distribuzione dei flussi di traffico in discesa dal viadotto Gatto riducendo sensibilmente – parrebbe – il ‘tappo’ in immissione in città anche grazie ad una modulazione negli arrivi delle merci da imbarcare sui traghetti delle Autostrade del Mare. Per il resto, è un… pianto greco. In salita le centinaia di camion scaricate dai traghetti si immettono contemporaneamente sul viadotto bloccando i flussi. Aumenta l’inquinamento e, complice il blocco della mobilità peggiora la qualità di vita dei residenti, in particolare, di Olivieri e Canalone e via Monti alta.
Tanto che un gruppo di cittadini – come riportato dal sito de LaDenuncia.it – ha dato vita al comitato ‘Retro Porto’ (con adesioni anche da Vietri) che propone importanti novità: una su tutte riguarda la richiesta di adottare il sistema delle chiusure dinamiche dello svincolo autostradale sul modello di quanto fatto in occasione dei picchi di traffico per le Luci d’Artista. L’idea è questa: essendo ogni giorno noti gli orari degli arrivi delle navi traghetto cariche di Tir si dovrebbe garantire l’immediata immissione della carovana in autostrada attraverso l’imposizione del divieto di svolta a destra (Salerno centro) ai veicoli provenienti da Fratte. I Tir non troverebbero quindi nessun sostanziale ostacolo (ora vige lo stop a quell’incrocio) ed i tempi di occupazione del viadotto potrebbero sensibilmente ridursi.
Il comitato chiede di poter portare questa richiesta, e le altre che si intendono risolutive in tutte le riunioni che in Prefettura, Comune, Capitaneria e Autorità Portuale si terranno. Un membro, Giovanni Capuano, ha girato un video che ha il merito di dimostrare, oltre al traffico, anche l’inconcepibile livello di inquinamento determinato dai motori delle navi. Una lunga scia scura che, a seconda del vento, invade la Costiera o la città di Salerno. Partirà, presto, una richiesta all’Arpac di verifica costante dei livelli delle emissioni.
Fonte LaDenuncia.it
Lodevole questa iniziativa di dar vita a un Comitato “Retro-Porto” con l’intento di evitare che la situazione del traffico e dell’inquinamento alle spalle del porto e sulle alture sovrastanti degeneri fino all’insostenibile, con grave nocumento per la salute dei cittadini e per la piena e redditizia agibilità dello scalo commerciale.
Quale che sia l’area di interesse del Comitato, esso non deve limitarsi a esaminare modi e procedure di regolazione del traffico di tir e automezzi pesanti. Ogni tentativo in tal senso risulerà sempre un palliativo provvisorio. Anche l’apertura della Porta Ovest (quando avverrà?) non sembra che darà risultati significativi, se è vero, come riportato giorni fa dal Mattino, che non sarebbero più realizzati i raccordi con gli svincoli autostradali all’uscita dalle galleria. Ci si deve persuadere che solo una sensibile riduzione del numero di tir circolanti sulle strade a servizio del porto potrà alleviare sensibilmente la situazione. E ciò si ottiene solo con la realizzazione di una alternativa su rotaia. Questo allora deve essere il più concreto e lungimirante impegno a cui il Comitato dovrà dedicarsi.