Un gesto estremo per dire basta dopo aver tanto sofferto, spesso in silenzio. Lui che aveva dato tanto, tantissimo al mondo del calcio era stato dimenticato da tutti. Aveva idee e progetti da sviluppare per insegnare qualcosa di positivo ai giovani. Ad esempio parlava della necessità di inserire l’insegnamento della storia e della cultura dello sport nelle scuole per formare i ragazzi.
Dopo 350 presenze e 63 gol in serie A con le maglie di Roma, Milan e Cesena, la conquista di uno scudetto e di tre coppe Italia, Agostino Di Bartolomei è sceso in serie C per stare vicino alla famiglia. Venne alla Salernitana con l’obiettivo di portarla in serie B. Chiuse la sua brillante carriera il 3 giugno 1990 con i granata promossi in cadetteria dopo lo 0-0 col Taranto.
Agostino Di Bartolomei non può essere dimenticato, non solo per quello che ha fatto in campo. “I veri capitani possono morire o anche scegliere di morire ma dimenticarli è impossibile” disse Gianni Mura. Uno che di campioni ne ha visti e raccontati tanti. 24 anni dopo… guidaci ancora Ago!