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Ass. ‘Io Salerno’: sottopasso di via Torrione, volere è potere. Il disegno del giro girotondo

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La riflessione della scorsa settimana sulle possibili modifiche alla mobilità nell’area di via Vinciprova ha alimentato la curiosità di molti lettori con la richiesta, da parte di alcuni di essi, di una più chiara descrizione della nuova articolazione dei flussi.

Premesso che la nostra proposta si prefigge di raggiungere due obiettivi:

1)      fare di via Vinciprova un’area “cuscinetto tutelata” a servizio del Centro e destinata ad accogliere i terminali delle autolinee urbane ed extraurbane nonché a offrire posti auto in favore anche del nuovo Tribunale. Il tutto nella salvaguardia delle aree a verde esistenti,

2)      eliminare l’ingorgo di auto all’altezza di via Petrone, rendendo fluida e regolare la circolazione in tutta l’area,

abbiamo ritenuto doveroso accogliere le richieste predisponendo la resa grafica dei percorsi per agevolarne la piena comprensione.

Attualmente, l’area presente tra il nuovo Tribunale, via Baratta, via Mobilio e via Torrione è organizzata nel modo seguente:

Ci appare evidente la presenza di alcuni punti di debolezza che, nel concreto, sono la causa degli ingorghi lamentati quotidianamente in prossimità del vecchio sottopasso e, precisamente:
– la corsia unica su via Unità d’Italia (LungoIrno) pur in presenza di una carreggiata amplissima,
– il largo giro chiesto alle auto provenienti da via Dalmazia/via Farao dirette a via Mobilio, via Baratta e Sala Abbagnano con l’obbligo di confluire su via Vinciprova e incrociarsi con quelle provenienti da via Torrione all’altezza del vecchio sottopasso,
– l’inutile ingresso “mare-monti” consentito alle auto provenienti da via Torrione e obbligate a piegare su via Vinciprova anche se dirette ai quartieri alti o a via Irno.
A fronte di tale situazione, il nostro progetto prevede la seguente articolazione:

In sostanza, la proposta mira a liberare via Vinciprova, per le finalità già sopra riportate, e a realizzare un “giro in tondo” volto ad evitare incroci di difficile gestione.

L’unico punto di concentrazione dei flussi, posizionato all’altezza dell’ingresso del nuovo Tribunale, sarebbe agevolmente disciplinabile con la realizzazione di una rotatoria o di un impianto semaforico.

Peraltro, in caso di rotatoria, sarebbe possibile assicurare una migliore collocazione anche al “faro della giustizia” che, posto eventualmente al centro della nuova “ciambella” con una più confacente e importante base di appoggio, potrebbe acquisire la giusta dignità imponendosi con una maggiore altezza su tutta l’area.

Ovviamente, il risultato scenografico sarebbe ancor più importante laddove fosse resa visibile, di notte, la “luce” della giustizia.
I vantaggi sulla circolazione ci sembrano evidenti.

Ma ancor più evidenti si sembrano i vantaggi sulla organizzazione di tutta l’area e sulla qualità della vita dei residenti ai quali verrebbe consentito di recuperare la perduta serenità grazie alla creazione della zona “protetta” di via Vinciprova ove, oltre agli spazi per la sosta, troverebbe una definitiva sistemazione il piccolo parco giochi con alberature a tema e nuovo arredo.

Come già osservato nel commento della scorsa settimana, noi non sappiamo se questa proposta sia la soluzione, neppure parziale, ai problemi di viabilità del quartiere.

Sappiamo, però, che una maggiore linearità nella mobilità, oggi apparentemente incoerente, costituisce il necessario presupposto per ripristinare vivibilità, pulizia e decoro in un’area posta nel Cuore della Città.

La tutela del territorio e dell’ambiente sono prova di amore.

Questa Città ha bisogno di amore.

 

e.mail: associazione.iosalerno@gmail.com

pagina fb: Associazione io Salerno

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