La vittima si chiamava Elena Pacifici, abitava al primo piano dello stabile assieme alla sorella. Intorno alle 16 era andata a trovare un’amica al sesto piano. La 77enne allora, pure essendo un gran camminatrice decide di prendere l’ascensore per tornare nel suo appartamento. Per motivi tutti da accertare la porta dell’ascensore si apre nonostante la cabina fosse rimasta al piano superiore. La donna così cade per cinque piani schiantandosi al suolo.
E’ stato il portiere a dare l’allarme, chiamando il 112, dopo aver sentito il tonfo. Sul posto sono intervenuti i pompieri e i carabinieri della stazione Parioli. Nonostante l’arrivo tempestivo delle squadre di soccorso per la vittima non c’è stato nulla da fare. La caduta è stata fatale. Accanto al corpo della donna sarebbe stato ritrovato infatti un utensile, forse un mestolo.
Questo oggetto, secondo chi indaga, potrebbere essere stato utilizzato dalla donna per forzare volontariamente la grata in ferro del vano ascensore. Il medico legale ha accertato che sul corpo non c’erano segni di violenza. Ogni ipotesi comunque resta valida, compresa quella del suicidio. Sarà un perito della procura di Roma che verificherà eventuali malfunzionamenti o anomalie del sistema di chiusura dell’ascensore. Intanto la tromba dell’ascensore è stata messa sotto sequestro.
Stupore e incredulità tra i condomini del palazzo, sconvolti dalla morte della donna. “Una morte assurda – accusa la sorella con della vittima distrutta dal dolore – me l’hanno massacrata, non me l’hanno fatta nemmeno vedere”. Gli investigatori hanno
sentito anche il portiere del palazzo all’incrocio con via Nomentana, alcuni inquilini e l’amministratore del condominio per capire quando sia stata fatta l’ultima manutenzione dell’impianto e se recentemente ci siano stati dei malfunzionamenti.
Fonte Repubblica Roma