Non è la prima volta che si verifica un simile furto, già qualche tempo fa infatti i preziosi biglietti sono stati trafugati da ignoti, e la cosa abbastanza singolare è che il colpo è avvenuto mentre il proprietario era sul posto.
I ladri, o il ladro, hanno approfittato evidentemente di un momento di distrazione per sottrarre i “Gratta e Vinci” e far perdere le proprie tracce. Ciò, ovviamente, suggerisce anche che a compiere il furto sono state persone che conoscono bene il chiosco e seguono con attenzione tutti i movimenti del titolare.
Quindi qualcuno della zona o comunque un frequentatore abituale del bar, uno dei più popolari di Salerno sia grazie all’ottimo caffè che alla cortesia di Luciano, della sua compagna, e dell’amico-socio Umberto. Ancora da quantificare il danno, che però supera certamente i mille euro visto che, di solito, ogni pacco di “Gratta e Vinci” ha un costo minimo di 300 euro.
Il furto subito dal chiosco del Parco Arbostella ripropone, tra l’altro, il problema della sicurezza delle piccole attività che, a Salerno ma non solo, sono sempre più nel mirino di malintenzionati che vedono la possibilità di realizzare un colpo senza rischiare o rischiando comunque il minimo.
Di sicuro un’attività di piccole dimensioni, quasi familiari, subisce un grave contraccolpo quando accadono fatti del genere. Basti pensare, per stare al caso dei Gratta e Vinci, che Lottomatica (la società che vende i biglietti), ormai si fa pagare direttamente alla consegna scaricando sul gestore l’onere di recuperare l’investimento. I tabaccai che hanno subito furti di questo genere raccontano infatti di essersi trovati a gestire dei veri e propri ammanchi e di essere stati costretti, in taluni casi, a sospendere pro tempore la vendita dei fortunati tagliandi.
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