Queste le posizioni chiave del futuro governo: all’Economia il professor Giovanni Tria, presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione e professore ordinario di economia politica all’università di Tor Vergata; agli Esteri Moavero Milanesi; per l’economista Paolo Savona – l’uomo che domenica sembrava aver fatto saltare tutto – il dicastero delle Politiche comunitarie. Alla Difesa Elisabetta Trenta, in quota M5S. Come previsto ormai da settimane, a Matteo Salvini andrà il ministero dell’Interno. A Luigi Di Maio il Lavoro e lo Sviluppo economico. Entrambi saranno vicepremier. Resta senza ministeri Fratelli d’Italia (che sulla fiducia si asterrà).
L’ULTIMA TRATTATIVA
Al vertice Salvini-Di Maio, cominciato alle 15, si è aggregato nel pomeriggio anche Conte, arrivato in treno da Firenze. Mentre Carlo Cottarelli è andato al Quirinale per rimettere l’incarico: “È stato un onore, per me, lavorare al servizio del Paese. Non è più necessario un esecutivo tecnico. La soluzione di un governo politico è di gran lunga la migliore”, ha detto. Poi si è scusato con i giornalisti per essere rimasto silenzioso in questi giorni. Ed è stato accolto dagli applausi. Episodo del tutto irrituale al Quirinale.
L’elenco completo dei ministri. In tutto 18, escluso il premier
Vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Lavoro e politiche sociali: Luigi Di Maio.
Vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno: Matteo Salvini.
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Giancarlo Giorgetti.
Economia: Giovanni Tria (Lega).
Esteri: Moavero Milanesi.
Giustizia: Alfonso Bonafede (M5S).
Politiche comunitarie: Paolo Savona.
Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta: Riccardo Fraccaro (M5S).
Pubblica amministrazione: Giulia Bongiorno (Lega).
Affari regionali: Erika Stefani (Lega).
Sud: Barbara Lezzi (M5S).
Famiglia e disabili: Lorenzo Fontana (Lega).
Difesa: Elisabetta Trenta (M5S).
Politiche agricole: Gian Marco Centinaio (Lega).
Infrastrutture: Danilo Toninelli (M5S).
Istruzione: Marco Bussetti (Lega).
Beni culturali: Alberto Bonisoli (M5S).
Salute: Giulia Grillo (M5S).
All’ambiente Sergio Costa.
Rabbrividiamo, come diceva la tipa dei Bulgari
dove ci porteranno xenofobi e dilettanti allo sbaraglio?
Uno che non ha mai lavorato
Fuori Questi vecchi tromboni laureati,esperti.Chiamateci Populisti e Rivoluzionari ma il governo
Lega Nord-M5s ci restituirà il futuro con il CAMBIAMENTO.