Nel dettaglio, i middle manager hanno raggiunto i 60.500 euro di Retribuzione Totale Annua (RTA) per un aumento medio di categoria del 2,7% sul 2016, i dirigenti i 129.544 euro per un più 1,3%, gli operai i 26.668 euro segnando un incremento dell’1,2% e gli impiegati i 31.196 euro per una crescita pari allo 0,9%.
Rispetto all’inflazione (1,2%), solo gli Impiegati restano leggermente al di sotto, mentre l’andamento è positivo per tutte le altre categorie e, in particolare, per i quadri che superano l’Indice di alta frequenza (1,8%). Nel 2017 è cresciuto il peso della retribuzione variabile sulla retribuzione base raggiungendo per tutte le categorie il livello più alto del quinquennio.
Questa componente, che ha sempre più peso rispetto al fisso, oscilla dagli oltre 15mila euro dei dirigenti agli 800 degli operai. In particolare, è stata del 13,8% per i dirigenti (equivalente a più di 15.750 euro), 8,3% per i quadri (4.660 euro), l 3,4% per gli Impiegati (circa 1.000 euro), 3,2% per gli operai (circa 800 euro). Rispetto al 2016 è cresciuto in modo considerevole il numero di quadri che ne hanno beneficiato (+12,8 punti percentuali).
Da segnalare anche un aumento delle differenze retributive uomini-donne per dirigenti, ma una diminuzione specie per quadri e operai. Infine l’indagine mostra che benefit e servizi di welfare aziendale possono far crescere fino al 21% gli stipendi a seconda della categoria.
Fonte www.newsrepublic.net