“Chiediamo al prefetto di Salerno di ripristinare una già sperimentata modalità di coordinamento interforze di contrasto al lavoro irregolare e non sicuro”. Questo il pensiero di Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno, che a poca distanza dall’ultima morte bianca che ha sconvolto la provincia di Salerno lancia un monito alle istituzioni. “Quella di Vito Ciancio è stata la nona morte dall’inizio dell’anno per quanto riguarda il nostro territorio. E’ una statistica inaccettabile, che un Paese democratico non può accettare e permettersi. Il contrasto all’illegalità non può essere episodico o dettato dall’emozione del momento, ma deve trovare un’azione strutturata e coordinata nel tempo. A Salerno molti anni fa, a partire dal settore dell’edilizia, fu molto efficace il coordinamento, effettuato presso la Prefettura, delle forze di polizia, Ispettorato del Lavoro e tecnici dell’Asl. Non dobbiamo inventarci nulla di quanto già positivamente è stato sperimentato in passato”. Infine, l’appello agli altri sindacati: “La Cisl si muoverà d’intesa con Cgil e Uil a richiedere al prefetto un incontro in tale direzione”.
Morti sul lavoro nel Salernitano, l’appello della Cisl provinciale al prefetto
2 Giugno 2018
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