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Salerno: è caccia ai complici dei pusher gambiani sul Lungomare

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E’ dai cellulari dei 17 pusher gambiani arrestati nel corso di un blitz dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno che gli inquirenti provano a ricostruire la rete di rapporti e soprattutto chi c’è dietro il gruppo di spacciatori stranieri.  Uno degli indagati arrestati, nell’interrogatorio reso durante l’udienza di convalida, nell’ammettere le proprie responsabilità ha anche parlato di «un rifornitore di nazionalità italiana». Lo scrive il quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Le indagini della Mobile e della Procura, quindi continuano, proprio in merito «agli inquietanti rapporti di fornitura con soggetti italiani». E i riscontri incrociati sui tabulati telefonici potrebbero essere fondamentali proprio per allargare le responsabilità dello spaccio anche ad altri. E non è detto solo stranieri.

Le telecamere posizionate sul Lungomare hanno dimostrato l’esistenza del traffico illecito e la visione di insieme fornita dalle indagini della polizia ha consentito al gip «di inquadrare il fenomeno non soffermandosi sulle singole cessioni ma cogliendone appieno l’evidente gravità dei fatti».

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