Non mancano anche i rifiuti ai lati della strada che conduce allo scalo. Immondizia varia ma anche ingombranti. Poi il racconto del cronista sulla situazione all’interno dell’aeroporto:
“Il terminal è completamente vuoto. Ci sono, però, cinque o sei addetti alla sicurezza privata. L’aria condizionata è in funzione. Pavimenti e poltrone delle sale d’attesa sono pulitissimi. I monitor che indicano le partenze o gli arrivi sono spenti. Voli turistici non arrivano e non partono. Il metal detector è acceso.
Il bar-ristorante è aperto. Clienti non se ne vedono. Se ci si piazza al centro della sala e ci si guarda attorno, si vedrà un pronto soccorso, un bancomat, i bagni, due check-in, distributori automatici di bevande e cibo, uno sportello (chiuso) per il cambio monete. C’è anche il wi-fi gratuito. Sarà pure di piccole dimensioni, ma stando all’interno del Costa d’Amalfi si ha l’impressione di star partendo o arrivando per davvero. Sbirciando sulla pista, si scorgono sei jet privati parcheggiati uno accanto all’altro. Quelli sì che possono decollare”.