Non dormire di notte può uccidere di giorno perché’ dopo un riposo così frammentato si è inevitabilmente stanchi, assonnati, incapaci di concentrarsi, con pesanti rischi alla guida: due secondi di “disattenzione” a 50 km/h equivalgono a 28 metri ad occhi chiusi. Un autorevole e recente studio attribuisce ai colpi di sonno per OSAS il 7% dei 175.791 incidenti stradali registrati ogni anno in Italia, pari a 12.305 sinistri che provocano 250 morti e oltre 12.000 feriti all’anno.
Per fronteggiare questa emergenza sociale ACI e FISAR promuovono la Campagna di informazione e sensibilizzazione “Dormi meglio, Guida sveglio”, avviando un progetto di prevenzione e screening su tutto il territorio nazionale e proponendo un modello organizzativo per la diagnosi precoce e la cura delle OSAS che offre la soluzione per una guida sicura.
L’iniziativa mira anche a garantire una piu’ efficace applicazione del decreto ministeriale – in vigore dal 2016 ma spesso disatteso – che vieta il rilascio e il rinnovo della patente a chi soffre di OSAS moderata o grave associata a eccessiva sonnolenza, se non adeguatamente curato.
E’ quindi fondamentale accrescere la conoscenza e la consapevolezza della malattia: ACI e FISAR sfruttano il passaggio obbligato del rilascio e rinnovo della patente, per 5 milioni di italiani ogni anno, proponendo un “check-up del sonno” a tutela della salute pubblica e della sicurezza stradale
Oltre 1.500 delegazioni ACI proporranno quindi un breve questionario di valutazione del rischio di OSAS, prima di procedere alla visita medica obbligatoria per la patente. Chi risultera’ a rischio avra’ a disposizione il numero verde 800.715.850 per avviare – in convenzione con FISAR – il successivo accertamento strumentale, il monitoraggio cardiorespiratorio notturno domiciliare, necessario per confermare o meno la diagnosi di OSAS, ricevendo entro pochi giorni il referto degli esperti di FISAR.
Nel caso di diagnosi di OSAS, inoltre, in tempi brevi e con tariffa agevolata, sara’ possibile accedere a visite specialistiche per le indicazioni in merito alla cura della malattia, che consentano di ottenere anche la necessaria certificazione di idoneita’ per il documento di guida.
Il progetto permetterà perciò di arrivare alla visita con il medico ACI per l’idoneita’ psicofisica alla guida, o gia’ in possesso del “via libera” perche’ non si e’ a rischio di OSAS o con la certificazione che si e’ gia’ in cura, accelerando i tempi per il rilascio o il rinnovo della patente e soprattutto avendo a disposizione la consulenza di specialisti esperti in OSAS. Sarà così garantita in tempi brevi non solo l’idoneita’ alla guida, ma soprattutto le piu’ efficaci cure per ridurre tutti i numerosi rischi per la salute e la sicurezza stradale connessi alle apnee notturne.
“Ogni anno muoiono per distrazione più di 500 persone sulle nostre strade: l’uso scorretto dello smartphone e’ il primo fattore di rischio, ma non vanno sottovalutati i disturbi che compromettono il riposo e pregiudicano l’attenzione alla guida. L’OSAS e’ uno dei piu’ diffusi e troppi italiani non sanno di soffrirne. Ecco perche’ ACI e’ in prima linea nella sensibilizzazione, supportato dai piu’ qualificati esperti del settore: insieme possiamo salvare centinaia di vite, incrementando gli standard di benessere degli individui” – dichiara Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d’Italia (ACI).
“E’ necessario richiamare l’attenzione su questo fenomeno, i cui potenziali rischi anche per la sicurezza stradale non possono e non devono essere sottovalutati. Troppo spesso questi disturbi vengono alla luce quando si e’ coinvolti in incidenti stradali, molte volte anche gravi”, commenta Roberto Sgalla, Prefetto, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ministero dell’Interno.
“Gli esperti della FISAR avranno l’importante ruolo di “sentinelle del sonno”, contribuendo all’individuazione dei soggetti a rischio e alla eventuale presa in carico terapeutica di chi e’ vittima di apnee notturne. La partecipazione di FISAR a questo progetto con l’ACI rientra proprio nelle finalita’ istituzionali della Fondazione volte a promuovere iniziative per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dell’apparato respiratorio soprattutto di rilevanza sociale” – evidenzia Claudio Sanguinetti, Presidente Fondazione Italiana Salute, Ambiente, Respiro FISAR.
Foto archivio
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