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Piano per il lavoro in Campania, De Luca: «Pronti a partire»

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La Regione Campania il prossimo 13 giugno renderà pubblico il suo piano per l’occupazione alla presenza di altri presidente di Regione del Sud.

L’annuncio lo ha dato il governatore Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto appuntamento settimanale su LiraTv.   De Luca ricorda come due anni fa abbia già proposto, al governo nazionale, «d’immettere nella pubblica amministrazione duecentomila giovani per tutto il Sud».

«Hanno fatto finta di non capire – tuona De Luca – e allora partiamo con la Campania». Regione che per l’occupazione, chiarisce De Luca, ha fatto già tanto: «Il progetto Garanzia giovani, con finanziamenti nazionali – specifica – ha prodotto 22mila posti stabili in Campania.

Nei giorni scorsi abbiamo provveduto alla stabilizzazione, nell’organico della Regione, di 600 dipendenti dei Centri per l’impiego delle vecchie Province. E, ancora, abbiamo dato finanziamenti enormi alle imprese per creare lavoro. Insomma abbiamo già fatto un grande sforzo per gli investimenti privati e per l’utilizzazione dei fondi pubblici». Resta tuttavia, un capitolo ancora aperto, che è quello del precariato. «Per i precari della sanità – assicura De Luca – ci siano impegnati a stabilizzarli nell’ambito di regole legislative chiare. Rimangono gli Lsu ma questo è un problema nazionale».

Oltre a questo, tuttavia, la Regione vuole fare un ulteriore passo in avanti. Ed è proprio quello relativo ad un piano per il lavoro. «Il progetto – chiarisce – lo illustreremo il 13 giugno. Attraverso procedure trasparenti, gestite dal Formez, si faranno dei corsi concorso che hanno uno sbocco garantito a livello occupazionale, per chi li supera. La Regione finanzia questi corsi concorso con 100 milioni di euro».

La prima parte del progetto sarà dedicata a coprire le piante organiche dei Comuni. «Solo i Comuni della Campania – sottolinea il governatore – avranno una perdita di circa 10mila dipendenti. Se ci limitiamo a coprirequesti vuoti mandiamo a lavorare già 10mila giovani laureati e diplomati, facendo una grande operazione di ringiovanimento e di qualificazione della Pubblica amministrazione, perché a volte figure tecniche, oggi decisive, non ci sono più».

De Luca non fa cifre, ma nei giorni scorsi, nella presentazione del Piano ai sindacati, era emerso che ci saranno 60mila immissioni di personale under 35 nelle amministrazioni locali. Il governatore tiene a precisare come non si tratti di assistenzialismo, ma di una rivoluzione che riguarda «la formazione e l’assunzione». Anche se, subito dopo, puntualizza come la sua sia «una sfida». «Non voglio creare – conclude – aspettative eccessive, ma cominciamo questo percorso. Poi intendiamo aprire una battaglia con il governo nazionale, credo che avremo come interlocutore i ministri del Lavoro e della Funzione pubblica, perché vogliamo chiedere anche l’ampliamento delle piante organiche».

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